Servirà a migliorare la sicurezza della rete, anche in previsione del rigassificatore.
Pochi giorni fa la Regione Siciliana e Terna si erano giurate eterno amore. Oggi arriva il primo figlioletto, seppur piccino.
È stato, infatti, firmato il protocollo d’intesa tra Terna, Regione e Comune di Augusta per la realizzazione di una variante del collegamento a 150 Kv presente nella zona di Priolo-Melilli-Augusta. Una zona densissima di centrali elettriche di tutti i tipi: a gas, a tar e persino idroelettrica (non molto lontano).
Leggendo la nota che annuncia l’accordo, scopriamo che la variante firmata oggi verrà realizzato solo tra qualche anno, quando entrerà in funzione il nuovo collegamento a 380 Kv tra la stazione elettrica di Paternò (in provincia di Catania, il nodo a cui afferisce la corrente portata dalla dorsale appenninica che corre anche sul fondo dello stretto) e Priolo.
La variante della 150 Kv, in questo scenario futuro, servirà ad adattare la situazione alla luce del rafforzamento della dorsale fino a Priolo. Tutto ciò, come si legge nella nota, “anche alla luce degli sviluppi previsti”, cioè del rigassificatore e di tutto il polo del freddo che dovrebbe fargli da contorno.
In ogni caso, una linea elettrica più moderna in Sicilia non fa mai male, visto che il problema della rete è uno dei maggiori limiti alla qualità del servizio e allo sviluppo delle fonti alternative.
Per superare problemi così grossi, però, Terna dovrebbe cominciare a spendere quei famosi 700 milioni di euro fermi nel cassetto a causa dei bolli e dei timbri mai arrivati dalla Regione.
Bene, ora l’accordo con la Regione c’è, non ci sono altre scuse, aspettiamo tutti con ansia l’arrivo di questa rete ultramoderna.
Non sarà molto “smart”, ma almeno sarà più sicura di quella che abbiamo oggi…
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