Dopo il falso allarme (e la relativa figuraccia) dello scorso mese, Ragusa torna in lizza tra i possibili siti idonei.
A poche ore dal via libera del Senato al ritorno del nucleare, è ripartita la lotteria delle location.
Greenpeace apre le danze rispolverando una mappa del Cnel (oggi Enea) vecchia più di trent'anni.
In Sicilia risultano idonee le aree tra Marina di Ragusa e Torre di Mezzo (Rg), le zone costiere di Gela (Cl), Licata (Ag) e Mazara del Vallo (Tp), che gli amici di Greenpeace, erroneamente, scrivono con due zeta.
La scelta dei siti proverrebbe dall'incrocio delle aree idonee con quelle sottoposte a vincoli (ambientali, archeologici e sismici).
In pratica si tratterebbe di scegliere "il male minore". Decisamente una bella prospettiva.
La notizia, preciso e ripreciso, va presa con le molle e non dovrebbe creare troppi allarmismi nei ragusani o negli abitanti delle altre zone "prescelte" visto che, prima di tutto, si parla di una mappa più vecchia di chi vi scrive e vista , poi, anche la precedente pessima figura dei cartografi del nucleare che, pochissimo tempo fa, davano Palma di Montechiaro come sito sicuro e per di più ragusano, e non agrigentino...
Prima di dare certe notizie, io credo, bisognerebbe fare un minimo di lavoro sulle fonti...
A proposito di fonti: la mappa del Cnel riportata da Greenpeace la trovate qui.
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