Intrigo a Palazzo Madama.: sul sito web del Senato viene pubblicato il Ddl Sviluppo, carico di novità per il settore energia. Contiene anche la proroga dei tetti antitrust per l'Eni. Ma il testo era sbagliato...
Ancora non sono riuscito a capire, tra un emendamento e l'altro, cosa è finito realmente nel Ddl Sviluppo e cosa, di conseguenza, passerà alla Camera per l'approvazione definitiva.
E non ci sono riuscito perchè è tutta la mattinata che cerco sul sito del Senato sto benedetto disegno di legge, ma senza fortuna.
Poi mi leggo un po' di stampa di settore e capisco tutto: è stato tolto dal sito perchè era sbagliato!
In pratica si erano scordati di togliere dall'articolo 34 il prolungamento al 2015 dei tetti antitrust sulla distribuzione del gas che, attualmente, impediscono all'Eni di salire oltre il 61% della quantità totale di gas distribuito in Italia.
Il rinnovo dei tetti, in realtà, era stato depennato dal testo e la sua ricomparsa è stato, appunto, un clamoroso errore che ha richiesto subito la correzione.
Il problema è: e ora? i tetti restano? vanno via? ne arriveranno altri?
Prendendo per buono il testo corretto del Ddl, ammettendo che sopravviva alla Camera senza modifiche, e partendo dal presupposto che ridurre il peso di Eni è cosa buona e giusta, la risposta è: bù?
Non è che la risposta non la so o non c'è. E' che non c'è ancora...
I maligni dicono che l'Eni voglia perdere tempo, fare scadere i termini dei famosi tetti e poi ripapparsi il mercato.
Certo, considerando che i tetti scadono nel 2010 e siamo quasi a metà 2009, come si suol dire, a pensar male ci si potrebbe anche azzeccare...
Il problema, però, è sempre lo stesso perchè la nostra classe politica dovrebbe tirar fuori gli attributi e decidersi una volta per tutte a rispondere a una domanda semplicissima: in Italia l'energia è una risorsa strategica o è un bene economico come tutti gli altri che si scambia sul mercato?
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