L'efficientissima Finlandia alle prese con l'incompetenza atomica, la francese Areva non garantisce la sicurezza del reattore nucleare.
Uno pensa ai paesi nordici e crede che siano l'America... e invece capita che vai a scoprire che la Finlandia è ai ferri corti con la Francia per questioni nucleari.
Stuk, l'Autorità finlandese per la sicurezza nucleare, avrebbe, anzi ha, bacchettato Areva per la mancanza di un sistema efficiente di controllo della qualità e della sicurezza nel mega cantiere che sta tirando su il terzo reattore della centrale di Olkiluoto. Un impianto che, non molti mesi orsono, l'Espresso definiva "uno degli esperimenti più interessanti in Europa".
E non è il primo episodio del genere perchè a Olkiluoto, da quando hanno iniziato a costruire il reattore nel 2005, è successo di tutto. A quanto pare il problema principale sarebbe l'utilizzo di manodopera straniera, di diverse nazionalità a causa dei subappalti affidati a ditte di mezzo mondo.
Ci sarebbero, per questo, difficoltà di comunicazione tra le ditte, i responsabili e gli operai. Mi auguro sia tutto falso, altrimenti se salta in aria la centrale non so in che lingua imprecare...
Ancor peggio: i responsabili della sicurezza sarebbero stati formati con un corso di un paio di settimane, forse poche per il ruolo ricoperto. Il cemento e l'acciaio? troppo "leggeri" per una centrale nucleare.
Ora, se e ripeto se, tutto ciò è vero, c'è evidentemente qualcosa che non va: non si può gestire un cantiere tanto importante, delicato e rischioso per milioni e milioni di persone, come se fossero i pomodori nelle serre.
Per due motivi: il primo è evidentemente la sicurezza. Il secondo è l'opinione pubblica: fatti del genere, perdonatemi il francesismo, sputtanano qualunque dibattito sul nucleare.
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