In provincia di Firenze la magistratura sequestra una pala eolica abusiva




Parcheggi abusivi, applausi abusivi, villette abusive, abusi sessuali abusivi; tanta voglia di ricominciare, abusiva...

L'ultima frontiera dell'abusivismo nella terra dei cachi? Le rinnovabili abusive, per la precisione una (leggasi una) pala eolica costruita abusivamente in un bosco tra Marradi e Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze.

Non stiamo parlando di un mega parco eolico con presunte infiltrazioni mafiose alla siciliana o alla calabrese, o di presunte tangenti versate per ottenere le autorizzazioni regionali, o della presunta desertificazione del territorio a causa del fotovoltaico selvaggio. Qui si parla di roba terra terra, una sola pala da una trentina di metri costruita in mezzo ad un bosco da un imprenditore.

Senza fare nemmeno la richiesta al comune per le minime autorizzazioni dell'ufficio urbanistica. Che, tra l'altro, non sarebbero neanche state concesse visto che il bosco dove si voleva fare la pala eolica e la stradina di accesso a quanto pare è vincolato. Il cantiere (abusivo, ovviamente) era stato scoperto e denunciato dal Corpo Forestale nel novembre scorso, adesso è arrivato anche il sequestro. Sperando che la demolizione non sia "celere" come quelle per le centinaia di migliaia di palazzine abusive italiane...

Via | Provincia di Firenze, Ok Mugello
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Per A2A niente centrali nucleari. E l'acqua rende troppo poco...

Per A2A niente centrali nucleari. E l\'acqua rende troppo poco...Qualche tempo fa si era parlato di un possibile interessamento della ex municipalizzata bresciana dell'energia e dei servizi A2A al ritorno italiano al nucleare. Vi era stata persino una dichiarazione del presidente dell'azienda, Giuliano Zuccoli, che aveva affermato di voler creare un polo dell'energia nucleare alternativo a quello Enel-Edf costruendo una centrale nucleare in Lombardia.

Adesso, però, arriva la smentita: Renato Ravanelli, direttore generale dell'area Corporate e Mercato di A2A afferma che

mai il tema è stato oggetto di discussione nel Consiglio di gestione

Tuttavia A2A continua a seguire la questione dell'energia nucleare dal punto di vista tecnico, anche se appare almeno parzialmente smentita la volontà di partecipare ai progetti nucleari di Westinghouse. Altro settore dal quale A2A potrebbe tirarsi indietro è quello dell'acqua: sempre secondo Ravanelli, infatti, tale settore

è a bassissima redditività del capitale investito e nonostante l'efficienza di gestione si fatica a trovare fonti di investimento

Via | Brescia Oggi

La Regione Sicilia vara il Piano Energetico Regionale. Per la seconda volta...

La Regione Sicilia vara il Piano Energetico Regionale. Per la seconda voltaDa comunicato stampa della Regione Sicilia, puntualmente ribattuto dal blog ufficiale del governatore Raffaele Lombardo, apprendiamo che la Sicilia avrà a breve un piano energetico regionale. Di nuovo.

Già, perché di piano ce n'era uno ma è stato massacrato dai ricorsi al Tar e, onestamente, non era un gran piano: centinaia di pagine che riportavano, copia e incolla, le tabelle di Terna e del Gse e facevano scenari al 2012. E quel piano uscì a inizio 2009...

Sena dimenticarsi di Jeremy Rifkin, che prima è stato chiamato a battezzare il piano e poi lo ha rinnegato. Fatto sta che il comunicato stampa ufficiale adesso afferma che

La giunta di governo ha dato il via libera alla strategia di politica energetica individuata dall’assessore Giosue’ Marino nel regolamento di attuazione del Piano energetico regionale (Pears), che disciplina il settore dell’energia da fonti rinnovabili in Sicilia. La Regione concedera’ maggiori privilegi al fotovoltaico rispetto all’eolico e dedichera’ particolare attenzione alle imprese agricole e allo snellimento delle procedure per ottenere le autorizzazioni a realizzare gli impianti: sono questi i cardini dell’impianto del documento apprezzato dal governo regionale

Over packaging? Accattatavillo! Prosciutto di Parma: nel 2010 vendute 60milioni di vaschette

Over packaging? Accattatevillo!Il Consorzio del prosciutto di Parma festeggia: nel 2010 sono state vendute oltre 60 milioni di vaschette di questo ottimo prodotto, una crescita del 10% rispetto al 2009, per un totale di 6,6 milioni di Kg. di prosciutto, ma poi c'è tutto il resto della vaschetta che non lo pesano mica...

La cosa inizia a diventare preoccupante: a fronte della buona notizia che il prosciutto buono si vende bene, c'è quella cattiva di un mercato che cambia faccia e che, ormai, compra sempre più pre-incartato.

Oggi il 14% della produzione di prosciutto Dop di Parma, circa 9 milioni di pezzi, è venduto in vaschetta. Specialmente all'estero dove l'anno scorso sono finite la bellezza di 43 milioni di vaschette per 4,5 milioni di chilogrammi di prodotto. Che sia l'ora di cambiare modello e trovare qualcosa di più ecosostenibile di questo galoppante over-packaging?

Via | Parma Today
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La stazione di Stoccolma produce calore gratis dai passeggeri



L'idea è tanto semplice che nessuno aveva ancora pensato ad applicarla seriamente: alla stazione dei treni di Stoccolma si utilizza il calore generato dai corpi dei passeggeri, e dalle attività commerciali all'interno della stazione stessa, per recuperare energia e riscaldare gli uffici posti dall'altro lato della strada.

Una sorta di teleriscaldamento, ma a fonte umana. Il meccanismo è semplice: il sistema di ventilazione, invece che buttare direttamente l'aria interna fuori dall'edificio della stazione come si fa di solito per far circolare aria pulita, lo fa prima passare da alcuni scambiatori di calore che catturano l'energia termica riscaldando acqua.

Con l'acqua calda (o meglio, tiepida) si "aiuta" il riscaldamento dell'altro edificio. Certamente il calore catturato dal sistema non è ad altissima temperatura, ma è abbondante, quasi costante e, soprattutto, completamente gratuito. E negli uffici di fronte, con questa forma semplice ma efficace di risparmio energetico, tagliano il 25% della bolletta.

Via | BBC

Arsenico nell'acqua, l'Enea ha pronta la soluzione

Arsenico nell\'acqua, l\'Enea ha pronta la soluzioneDai primi di gennaio nel Lazio è stato dichiarato lo stato di emergenza per l'eccesso di arsenico nell'acqua potabile. Anche in molte altre regioni italiane nell'acqua di arsenico ce n'è troppo, a volte per cause naturali, altre per effetto di attività industriali.

L'Enea, negli ultimi tempi, si è data da fare per risolvere il problema. A valle, non a monte: l'acqua viene depurata con un sistema abbastanza classico di membrane microfiltranti, tarate specificatamente per l'arsenico. In questo modo, secondo l'Enea, si arriva a bloccare anche il 99% di questo veleno.

Al momento è già quasi pronto un impianto sperimentale, con il quale si purifica l'acqua della mensa aziendale dell'Enea Casaccia. Parliamo di un serbatoio piccolo, da 5000 litri, ma all'Enea affermano che il sistema si può tranquillamente dimensionare per tutte le esigenze, da quelle del piccolo paesino da mille abitanti a quelle della grande città.

Via | Enea
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Quanto inquina uno spazzolino da denti?

Quanto inquina uno spazzolino da denti


I ricercatori adorano gli Stati Uniti. Negli Stati Uniti c'è una ricerca su tutto. Anche sull'impatto ambientale degli spazzolini da denti. Fondamentali per l'igiene orale, gli spazzolini sono fatti soprattutto di polipropilene. Cioè plastica.

Il Franklin Associates for the Plastics Division of the American Chemistry Council ha fatto due conti per arrivare a capire le emissioni di CO2, altri gas serra e gas inquinanti derivanti dalla produzione di uno spazzolino, partendo dal dato di 1.343 kg di inquinanti rilasciati in atmosfera per ogni tonnellata di polipropilene prodotto.

Siccome ogni spazzolino pesa in media 25 grammi, facendo due conti emette 34 grammi di gas serra (calcoli americani, gli americani adorano fare i calcoli). Moltiplicate adesso il dato per il numero di spazzolini che ogni abitante utilizza in un anno e per il numero degli abitanti e avrete dati poco felici per l'ambiente anche perché, come ben ricorderete, la stragrande maggioranza degli spazzolini è fatto di plastica non riciclata e non riciclabile.

Via | Occhio del riciclone
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Caccia selvaggia a Lampedusa, il video della Lipu. I conigli hanno imparato a volare?



Sul sito dell'agenzia di stampa Geapress è stato pubblicato un video girato dalla Lipu a Lampedusa. Mostra una scena di caccia totalmente illegale: a dicembre, quando sono state girate le immagini, i cacciatori potevano sparare solo ai conigli. Ma, evidentemente, i conigli hanno imparato a volare.

E infatti i cacciatori sparano in aria, e il coniglio diventa un piviere dorato, uccello protetto dalla legge. Ancora peggio: l'uccello non è morto, viene liberato, ma solo per finta: dopo pochi secondi viene freddato dal cacciatore che, in macchina, di conigli non ne ha neanche uno.

Il video si aggiunge a quello girato da Geapress insieme al Wwf siciliano che mostra le "lezioni di caccia" ai minorenni in provincia di Enna. Difficile dialogare con questi cacciatori...

Via | Lipu
Video | YouTube

Niente eolico per pagare le maestre: a Castelguidone la Via è negativa

L\'eolico per pagare le maestre? La storia di Castelguidone in provincia di ChietiVi ricordate la storia di Castelguidone? Un paesino in Abruzzo, 400 e rotti abitanti e un progetto da dieci pale eoliche per 20 MW totali. Neanche tante, un piccolo parco eolico, ma che scatenò un putiferio.

Wwf, Lipu e alcuni comitati locali si opposero al progetto affermando che l'impatto ambientale, e specialmente quello visivo, sul paesaggio montano sarebbe stato eccessivo. Raccolsero anche molte firme per opporsi. Con un piccolo giallo: con 434 abitanti (194 maschi e 240 femmine) le firme erano 900 e passa. Chi lo sa chi ha firmato quella petizione...

In ogni caso i comitati del no hanno avuto ciò che volevano: il Comitato valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo ha bocciato il progetto, non concedendo la Via all'impianto. Lo rende noto, con grande gioia, il Wwf con un comunicato. L'avrà presa male il sindaco del paesino abruzzese, che con le royalties delle pale eoliche ci voleva pagare le maestre della scuola comunale.

Via | Wwf
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Cosa pensa il Pd degli inceneritori?



Domanda da un milione di dollari: il Pd è favorevole o contrario agli inceneritori? Ma soprattutto: esistono inceneritori di sinistra e inceneritori di destra? E, qualora esistano, quelli di sinistra sono buoni e quelli di destra sono cattivi?

Tutte domande apparentemente assurde, insensate: basti pensare ad Antonio Bassolino per farsi un'idea sul giudizio del Pd su questa forma di gestione dei rifiuti. In realtà, però, il giudizio nel partito di centro sinistra non è affatto univoco come mostra questo video pubblicato da Modugno Web Tv.

Un video semplice semplice, ma ben fatto, per mostrare quanto il Pd sia incerto e quanto manchi tra i suoi dirigenti una visione comune su come debbano essere smaltiti i rifiuti. Buona visione.

Via | Modugno Web Tv

Mercedes regala una Classe B Fuel Cell al ministro tedesco dei Trasporti

Mercedes regala una Classe B Fuell Cell al ministro tedesco dei TrasportiMercedes crede ancora nel futuro delle auto ad idrogeno, a differenza di Bmw che le ha abbandonate già da un po', e ne regala una al ministro tedesco dei Trasporti Peter Ramsauer.

L'auto in questione è una Classe B Fuel Cell da 130 cavalli elettrica con un consumo equivalente di 3,3 litri di gasolio ogni cento chilometri. Condivide molta della tecnologia che ha a bordo con la S400 Hybrid, che secondo la casa madre è "la berlina del segmento superiore con il motore più efficiente al mondo".

Il regalo dell'auto a idrogeno al ministro dei trasporti è un po' un'operazione di immagine e un po' una vera e propria sperimentazione: di qui al 2012, infatti, dovrebbero essere una novantina le Classe B Fuel Cell offerte a personaggi di spicco per l'uso quotidiano. Testimonial di lusso, ma anche tester privati come aveva fatto, a suo tempo, la concorrente Bmw con la Serie 7 a idrogeno.

Via | Daimler
Foto | Ministero dei Trasporti

Romano prodi, i treni e le centrali nucleari

Romano prodi, i treni e le centrali nucleari


Ma Romano Prodi è favorevole o contrario al nucleare? Fino a qualche anno fa la risposta sarebbe stata semplice: favorevole. In più casi l'ex premier ha detto pubblicamente che bocciare l'energia nucleare nel famoso referendum post Chernobyl è stato un errore. Da capo del governo, nel 2007, strinse l'accordo con Sarkozy che gettava le basi della collaborazione Enel-Edf. Circa un anno fa con un articolo pubblicato su Il Messaggero mise anche fretta all'Italia, affermando che i tempi stringevano:

Mi sembra quindi di dovere concludere che o si comincia davvero questa strategia complessa, difficile e di dubbio risultato economico o è meglio lasciare perdere. Quando si è perso un treno è molto faticoso corrergli dietro. O meglio lo si può fare ma bisogna correre molto forte

Ora il treno è tornato, ma per Prodi è già perso: partecipando a Bologna ad una presentazione del libro di Alberto Clò "Si fa presto a dire nucleare" Prodi ha ipotizzato che ormai è tardi. Ecco le sue parole, che solo apparentemente sono sempre le stesse:

Il fotovoltaico italiano corre più di Kyoto: nel 2011 raggiungeremo gli obbiettivi del 2020?

Il fotovoltaico italiano corre più di Kyoto: nel 2011 raggiungeremo gli obbiettivi del 2020?Il Gse continua a sfornare dati impressionanti sullo sviluppo degli impianti fotovoltaici italiani. Gli ultimi sono quelli, quasi definitivi, sulla potenza complessivamente installata al 2010. Non molto tempo fa erano stati forniti dati che parlavano di circa 2.000 MW installati tra primo e secondo conto energia. Che forse erano tremila con gli ultimi due mesi del 2010.

Ora i MW, sempre per il 2010, diventano molti di più: 7.000. Come è possibile? Semplice:

Sono inoltre pervenute al GSE comunicazioni per circa 55.000 ulteriori impianti per una potenza di 4.000 MW, in aggiunta agli impianti in esercizio sopra citati, a seguito della legge 129/2010 che prevede di riconoscere le tariffe 2010 agli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio entro giugno 2011 purché abbiano comunicato la fine dei lavori entro il 31 dicembre 2010

Impianti effettivamente allacciati alla rete nel 2011, ma conteggiati nel 2010, che fanno raggiungere un vero e proprio record:

nel corso del 2011 potrebbe essere già raggiunto il target di 8.000 MW che il Piano di Azione Nazionale sulle fonti rinnovabili ha previsto per l’anno 2020 per gli impianti fotovoltaici

Via | Gse
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Sarkozy "il nucleare" mette sul piatto 10 miliardi per l'eolico off shore

Sarkozy il nucleare mette sul piatto 10 miliardi per l'eolico off shore


Alla Francia non bastano le centrali nucleari, vuole più energia elettrica. E che sia energia rinnovabile da fonte eolica. Per la precisione eolico off shore. Nicolas Sarkozy, infatti, si appresta a lanciare un colossale bando pubblico per 3.000 MW di potenza da questa fonte pulita.

In totale dovrebbero essere piazzate 600 pale eoliche nel tratto di mare compreso tra Saint-Nazare e Le Treport. E saranno solo la metà di quanto vorrebbe realizzare la Francia entro il 2020: seimila MegaWatt. Gli appetiti dei big europei dell'energia si stanno già scatenando.

Vattenfall ed E.On hanno già annunciato che parteciperanno alla gara (da dieci miliardi di euro). EDF e Alstom hanno già stretto accordi per partecipare insieme mentre GDF-Suez andrà da sola. Enel ancora non si è pronunciata, ma certamente ci proverà con Enel Green Power. Tra i parametri che verranno analizzati per decidere chi vincerà l'appalto c'è anche il prezzo dell'energia che, a differenza di quanto fatto fino ad oggi nel resto d'Europa, verrà deciso dalle compagnie. Si spera, quindi, in una gara al ribasso. Che sia questa la soluzione per fugare i dubbi del governo francese sulle rinnovabili.

Via | il Velino
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Per l'Associazione Bancaria Italiana le rinnovabili sono a rischio "bolla speculativa"

Per l\'Associazione Bancaria Italiana le rinnovabili sono a rischio \"bolla speculativa\"

Troppi soldi pubblici a trainare le fonti rinnovabili e le banche iniziano ad aver paura: Giuseppe Mussari, presidente dell'Associazione Bancaria Italiana (la famosa sigla "Abi" di ogni conto corrente) parla apertamente di rischio "bolla speculativa":

Il settore delle energie rinnovabili e' a rischio di 'bolla speculativa' poiche' e' sostanzialmente basato sulle sovvenzioni pubbliche che potrebbero venire meno. I conti economici di queste imprese senza le provvidenze statali non reggerebbero. Avere investito nell'installazione del pannello o del mulino a vento ha determinato la creazione di un sistema economico garantito da soldi pubblici e quindi il rischio di una potenziale bolla speculativa pronta a esplodere

Nulla di nuovo, in realtà, se non fosse che a dirlo sono le banche che, fino a ieri, con le rinnovabili facevano grandi affari. Magari non con i grandi parchi fotovoltaici a terra o con i parchi eolici di grandi dimensioni, che di solito sono finanziati dai fondi di investimento stranieri, ma di certo con gli impianti di medie dimensioni, come i tetti fotovoltaici dei capannoni industriali.

Secondo la Cgil le rinnovabili possono creare 250 mila posti di lavoro nel 2020

Secondo la Cgil le rinnovabili possono creare 250 mila posti di lavoro nel 2020Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil nazionale, ha le idee chiare: dalla crisi nera che blocca l'economia si può uscire anche con l'aiuto dell'energia rinnovabile. Il settore, infatti, può rendere molto in posti di lavoro, anche 250 mila occupati di qui alla fine del decennio.

Le stime della Cgil sono state diffuse durante il convegno "L'energia per il lavoro sostenibile - la terza rivoluzione industriale", organizzato dal sindacato con l'associazione Bruno Trentin. Diffusi anche i numeri attuali dell'occupazione nell'economia verde:

Dal dossier emerge che attualmente in Italia l'occupazione 'verde' nel settore delle fonti rinnovabili e', tra posti diretti e indiretti, di poco superiore alle 100.000 unita' e i settori piu' importanti sono l'eolico con circa diecimila addetti, il solare fotovoltaico con circa 5.700 e il comparto delle biomasse con circa 25.000 occupati, mentre il resto dell'occupazione 'verde' si distribuisce tra il geotermico, il solare termico, il mini idrico, e le altre forme minori di produzione di energia da fonti rinnovabili che impiegano, tra diretti e indiretti, circa 50.000 lavoratori

Già in passato la Cgil aveva chiesto maggior sostegno al ramo verde dell'economia con la raccolta di firme "Sì alle rinnovabili, no al nucleare" (uno slogan ripreso, seppur in ritardo e con molte contraddizioni, anche dagli ecologisti del PD). Una posizione non scontata, visto che anche l'energia nucleare potrebbe portare nuovo lavoro

La battaglia del senatore Mark Begich contro il salmone gigante ogm Aquabounty

Il mega salmone ogm \"AquAdvantage Salmon\" presto sulle tavole degli americani?


Vi ricordate il salmone ogm Aquabounty che cresce il doppio del salmone normale nella metà del tempo? Bene, questo prodotto del laboratorio inizia ad avere qualche detrattore. Si tratta di Mark Begich, un senatore dell'Alaska.

Terra di salmoni naturalmente belli e buoni, l'Alaska non avrebbe grossi vantaggi economici dalla distribuzione commerciale del salmone Aquabounty. Ecco, allora, che il senatore cerca di bloccare l'approvazione di questo prodotto (che lui chiama "FrankenFish") per il consumo umano da parte della Food and Drug Administration.

E ci prova "all'italiana": se non riuscirà a bloccare l'approvazione del super salmone biotech, infatti, Begich giura che presenterà una legge per l'etichettatura obbligatoria.

Via | The Hill
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Quattro big dell'energia abbandonano i progetti nucleari in Romania: costano troppo

Quattro big dell'energia abbandonano i progetti nucleari in RomaniaBrutte notizie per i progetti di espansione della centrale nucleare di Cernavoda nel sud est della Romania: Gdf-Suez, Rwe e Iberdrola hanno appena annunciato di tirarsi fuori dalla costruzione del terzo e quarto reattore della centrale. In passato si era già defilata la ceca Cez.

In un comunicato congiunto Gdf-Suez, Rwe e Iberdrola spiegano i motivi della fuga dal nucleare romeno:

Le incertezze economiche e di mercato riguardanti questo progetto, collegate in gran parte con la crisi finanziaria, non sono più compatibili con il fabbisogno di capitale del progetto di una nuova centrale nucleare

Anche se, in realtà, non si tratta di una nuova centrale ma del completamento di un impianto nucleare vecchio, voluto dal dittatore Ceauşescu. A portare avanti la costruzione del reattore tre e quattro di Cernavoda, quindi, restano solo Enel, Arcellor Mittal e Nuclearelectrica. Il costo previsto alla firma degli accordi era di quattro miliardi di euro per due reattori di tipo Candu da 720 MW ciascuno ma, evidentemente, è cresciuto un po'...

Via | Romania-Insider
Foto | Wikipedia

La nuova legge sulle etichette: tutto fumo e niente arrosto?

La nuova legge sulle etichette: tutto fumo e niente arrosto?


Pochi giorni fa la XII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha dato il via alla nuova legge sull'etichettatura obbligatoria dei prodotti alimentari. Richiesta da anni, se non decenni, sia dai consumatori che da alcune associazioni di produttori agricoli come Coldiretti, la nuova legge è stata presentata come la panacea di tutti i mali. Sofisticazione e contaminazioni alimentari in primis.

Le uova e i polli alla diossina tedeschi sono notizia ancora freschissima, niente di strano che l'etichetta obbligatoria sia la benvenuta. Ma cosa prevede, esattamente la legge? E, soprattutto, è realmente già attiva? Andiamo con ordine, e rispondiamo alla prima domanda con l'aiuto dell'Aduc, che ha fatto un'ottima sintesi delle novità:

Per i prodotti non trasformati e' previsto l'obbligo di indicare il Paese di produzione e l'eventuale presenza di ogm. Per i prodotti trasformati: luogo di coltivazione/allevamento della materia prima prevalente, luogo in cui e' avvenuta l'ultima trasformazione sostanziale, origine del cosiddetto ingrediente caratterizzante, la presenza di ogm in qualunque fase della lavorazione

Il Corpo Forestale nelle Procure contro i reati ambientali

Il Corpo Forestale nelle Procure contro i reati ambientaliEntreranno in funzione a breve, in tutte le Procure italiane, le sezioni di polizia giudiziaria del Corpo Forestale.

La Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha, infatti, approvato il disegno di legge che prevede che il personale del Corpo forestale dello Stato entri stabilmente a far parte delle sezioni di polizia giudiziaria istituite presso ogni Procura della Repubblica.

Avranno il compito di indagare, per conto dei magistrati, sui reati ambientali e agroalimentari: discariche abusive, sversamenti illegali, inquinamento delle falde acquifere, distruzione e deturpamento delle bellezze naturali, incendi ed abusivismo edilizio solo per citare i principali. Potranno, poi, essere d'aiuto nelle indagini sulle ecomafie e zoomafie.

Via | Corpo Forestale
Foto | Corpo Forestale

Wikileaks rivela la "rappresaglia" Usa contro gli anti-ogm europei

Wikileaks rivela la \"rappresaglia\" Usa contro gli anti-ogm europeiDa Wikileaks un altro cablogramma molto interessante: dopo quelli sulle trivellazioni petrolifere in Sicilia e sul sistema radar Muos, l'ultimo che riguarda il rapporto tra diplomazia Usa e ambiente ha a che fare con gli Ogm.

Il cablogramma in questione è del 14 dicembre 2007 ed è stato inviato dall'ambasciatore statunitense a Parigi, Craig Stapleton. Stapleton descrive l'orientamento contrario agli ogm del governo francese, ma anche di quello italiano e austriaco. Ma è con la Francia che gli americani se la prendono particolarmente.

Il punto di partenza è la messa in discussione del mais transgenico Mon-810 della Monsanto, che proprio non va giù al big business d'oltre oceano. Secondo Stapleton, infatti, è il caso di mettere in atto una "retaliation" contro la Francia. Era dal 1954 che il termine retaliation (rappresaglia) non si vedeva nelle relazioni internazionali.

Nel 2010 le pale eoliche sono crollate: -25% di installazioni

Nel 2010 le pale eoliche sono crollate: -25% di installazioniPer la prima volta nella breve storia dell'eolico italiano le installazioni di turbine per sfruttare l'energia rinnovabile del vento sono calate: l'Associazione nazionale energia dal vento (Anev) comunica che il dato definitivo del 2010 è inferiore del 25% rispetto all'anno precedente.

Un vero e proprio crollo, non soltanto un calo. I motivi? Li spiega la stessa Anev:

il crollo del 40% del valore dei Certificati Verdi, ha determinato apprensione e sfiducia sia degli investitori che del sistema finanziario, poco propensi a investire e finanziare ingenti risorse in un settore che fino all'anno scorso aveva potuto contare su un sistema incentivante funzionale con determinati punti di riferimento che garantivano agli operatori seri e preparati il ritorno degli investimenti effettuati, ma che ora si trova a confrontarsi con un quadro di grande incertezza e preoccupazione sui prossimi provvedimenti

Senza incentivi, quindi, gli investimenti vanno via. Una storia abbastanza complessa, nata con la proposta di eliminare l'obbligo di acquisto dei certificati verdi invenduti da parte del Gse, poi ritirata ma con la clausola non indifferente di un taglio del 30% sui prezzi d'acquisto. Per farla semplice: i certificati verdi, che attestano la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile eolica, se non vengono piazzati sul mercato (li devono comprare obbligatoriamente le aziende che producono molta CO2) vengono acquistati lo stesso dallo stato ad un prezzo fisso.

Petrolio off shore in Sicilia: cambia l'assessore ma non cambia l'inganno

Petrolio off shore in Sicilia: cambia l\'assessore ma non cambia l\'inganno


Non c'è niente da fare: la Regione Sicilia continua a cavalcare il panico da marea nera per sfruttarlo a scopi di propaganda politica. Ai primi di agosto dello scorso anno l'allora assessore regionale al Territorio e Ambiente Di Mauro convocò alcuni sindaci (ma non tutti, e sarebbe interessante capire il criterio di selezione) della costa meridionale siciliana per intraprendere una grande azione contro il petrolio off shore.

Oggi, invece, tocca a Gianmaria Sparma. Ennesimo assessore al Territorio e Ambiente (dovrebbero essere quattro in due anni, se la memoria non inganna) della Regione, Sparma ha ereditato la patata bollente. Una patata scoperta, ovviamente, con l'America visto che prima del disastro della Deepwater Horizon in Sicilia bucare terra e mare in cerca di petrolio e gas naturale era un affare quotidiano.

Sparma, forse dimenticando che il suo presidente è contrario alle trivellazioni in mare solo perché rendono poco, ha preso in mano la questione e ne ha parlato con il prefetto di Trapani. Le trivellazioni che fanno più paura, e più audience, sono quelle al largo delle isole Egadi: ve lo immaginate un trivellone al largo di Favignana, Levanzo e Marettimo? Ecco cosa ha diffuso l'ufficio stampa della Regione dopo l'incontro:

Putin apre l'artico alle trivelle Bp

Putin apre l\'artico alle trivelle Bp


Il gigante russo del petrolio e del gas naturale Rosneft e quello britannico Bp hanno siglato un accordo da 16 miliardi di euro che ha per oggetto l'Artico. Sotto i ghiacci del Polo Nord ci sono immense riserve di idrocarburi, ma sono difficili e costose da sfruttare.

Lo stesso Artico, poi, è al centro di una controversia internazionale tra Usa, Canada, Norvegia, Russia e Danimarca per la definizione dei suoi confini. Ecco, allora, che l'alleanza russo-britannica ha anche un sapore tutto politico: Vladimir Putin cerca alleati che appoggino le sue mire sulle risorse artiche.

In questo accordo Bp (che qualche mese fa ha dovuto vendere mezzo giacimento polare in Alaska, per pagare i danni della marea nera) ci mette la tecnologia, mentre Rosneft ci mette i giacimenti. Sarà molto più difficile per gli ambientalisti, ora, contrastare le trivellazioni nell'artico.

Le polemiche già abbondano, visto l'impatto ambientale dell'industria del petrolio su una zona così "pura" e delicata come quella del Polo Nord. Celebre il caso di Biancaneve, un giacimento norvegese sull’isola di Melkoya dove da pochi anni è arrivato il più grande impianto di liquefazione di gas d’Europa. I cittadini dell'isola già l'anno ribattezzato "Cenerentola": da quando c'è l'impianto il villaggio è pieno di fuligine...

Via | Bloomberg
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Polli Ogm che non trasmettono l'influenza aviaria

Polli Ogm che non si ammalano di influenza aviariaGli Ogm nel piatto? Con i polli, magari. O forse no: sulla rivista Science è apparso uno studio condotto da alcuni scienziati delle Università di Cambridge ed Edimburgo, che hanno creato in laboratorio polli geneticamente modificati, che non trasmettono l'influenza aviaria. Un metodo relativamente facile per togliere di mezzo questa rischiosa malattia che, soprattutto nel sud est asiatico, è stata inizialmente sottovalutata.

Giocando con i geni dei polli, in pratica, gli scienziati hanno ottenuto un pollo che, anche se inoculato con il virus A-H1N1, non lo trasmette ai polli non modificati. Il dubbio, a questo punto, è: a che cosa serviranno questi studi? Due ipotesi: andare a vedere cosa fa il gene modificato e trovare un farmaco che ne imita gli effetti, oppure modificare geneticamente tutti gli allevamenti avicoli del mondo e togliere di mezzo il problema.

La differenza non è da poco, visto che nel secondo caso gli Ogm finiscono dritti dritti nel piatto, magari vicino alle patatine fritte (ovviamente anch'esse modificate!). Il nostro ministro della Salute, Giancarlo Galan, forse intuendo la complessità della questione, preferisce dare un colpo al cerchio e uno alla botte:

Marea nera: Halliburton nega le sue responsabilità

Marea nera: Halliburton nega le sue responsabilitàDopo la diffusione dei risultati dell'indagine governativa sulla marea nera nel Golfo del Messico sono emerse le responsabilità nel disastro di Bp, Transocean e Halliburton.

Quest'ultima, però, non accetta critiche e rispedisce le accuse al mittente. Il famigerato cemento fornito a Bp, infatti, secondo Halliburton era perfetto e non aveva alcun problema: il test di stabilità citato dalla Commissione di indagine governativa, che aveva dato esito negativo, era falsato da un errore di un tecnico che avrebbe sbagliato il mix di ingredienti.

La circostanza, afferma l'azienda, è stata comunicata alla Commissione che non ne ha tenuto conto. Secondo Halliburton, infatti, la Commmissione avrebbe selezionato ad arte notizie e informazioni per costruire il verdetto di condanna.

Via | Rig Zone
Foto | Flickr

Dai film porno con animali alle truffe dei cuccioli online: è tornato Christian Galeotti

Dai film porno con animali alle truffe dei cuccioli on line: Ã�¨ tornato Christian GaleottiDopo essere passato alla storia come il primo condannato italiano per il reato di zoopornografia, Christian Galeotti ha cambiato nome e si è dato ad una nuova attività: la finta vendita online di cuccioli.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Bolzano, infatti, lo hanno nuovamente denunciato. Questa volta per truffa: con il falso nome di Christian Galvani aveva già intascato 500 euro per un cucciolo di golden retriever venduto su internet che, però, non aveva mai consegnato all'acquirente. I Carabinieri, poi, stanno passando al setaccio gli annunci di cuccioli online in zona Bolzano, dove risiede Galeotti: il golden retriever potrebbe anche avere dei fratelli di cucciolata, ovviamente virtuali visto che Galeotti-Galvani di cuccioli, per sentenza, non ne può più avere per altri due anni.

Sullo sfondo di questa vicenda anche la figura dell'acquirente del cucciolo che, comprando un cane tramite internet non passerà alla storia né come un furbo né come un amante degli animali. Anche questo tipo di commercio, probabilmente, meriterebbe una stretta da parte della legge.

Via | Geapress
Foto | Geapress

Stop agli esperimenti Nasa sulle scimmie

Stop agli esperimenti Nasa sugli scimpanz�©


Buone notizie per le scimmie: la Nasa ha pronunciato il primo no all'utilizzo di questi animali per gli esperimenti scientifici.

L'ente spaziale americano, infatti, aveva una lunga serie di studi che vedevano le scimmie come cavie. Uno di questi consisteva nel bombardarle di radiazioni, per studiarne gli effetti e le ripercussioni in vista di possibili viaggi spaziali, magari verso Marte.

Decisamente una crudeltà. Gratuita? Su questo gli umani non si metteranno mai d'accordo. Secondo il Physician Committee for Responsable Medicine (Pcrm), però, questi esperimenti sono inutili e poco affidabili. Per questo il Pcrm ha protestato ufficialmente con la Nasa, ottenendo risposta positiva: gli esperimenti sono stati cancellati.

La cosa farà piacere anche all'ex Beatle Paul McCartney, che da tempo si batte contro questi esperimenti. Che sia l'inizio di una nuova politica sull'utilizzo degli animali negli esperimenti scientifici?

Via | Pcrm
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Wikileaks: Agli Usa non interessa il Ponte sullo Stretto di Messina ma le trivellazioni

Wikileaks: Agli Usa non interessa il Ponte sullo Stretto di Messina ma le antenne militari a Niscemi (parte prima)


Dal cablogramma numero 7 del 15 giugno 2009, inviato dal Console statunitense al suo governo e pubblicato da Wikileaks, non emergono solo le pressioni fatte dagli americani per il Muos di Niscemi e lo scarso interesse per il ponte di Messina. C'è anche un'altra storia in quel file.

E' quella del pozzo di gas naturale di Sciannacaporale, in territorio di Ragusa, di proprietà della Panther Oil. Il sindaco della vicina Vittoria, però, si accorse che le trivellazioni dovevano avvenire proprio sopra la falda acquifera che alimenta il suo comune e, per bloccare i lavori, ricorse al Tar.

La giustizia amministrativa gli diede ragione, affermando che anche il comune di Vittoria doveva entrare nella procedura di Via, perché era tra i soggetti interessati anche se il pozzo era, fisicamente, in territorio di Ragusa.

L'attore Moni Ovadia in favore dell'acqua pubblica



Tra due giorni, a Palermo, si riunirà il Forum regionale per l'acqua bene comune che sta promuovendo una legge regionale in favore della ripubblicizzazione dell'acqua. Legge per la quale ha già raccolto decine di migliaia di firme.

Alla riunione del forum parteciperanno enti locali, sindacati e associazioni ambientaliste contrarie alla privatizzazione. Molte sono le manifestazioni di solidarietà da parte di personalità del mondo della cultura nei confronti del movimento, siciliano e non solo, per l'acqua pubblica.

Una di queste è quella dell'attore Moni Ovadia, che ha inviato un video messaggio che noi vi facciamo vedere in anteprima.

Referendum nucleare: l'Associazione italiana nucleare si costituisce presso la Corte Costituzionale

Referendum nucleare: l\'Associazione italiana nucleare si costituisce presso la Corte Costituzionalel'Ain, Associazione italiana nucleare, che raccoglie gli scienziati favorevoli al ritorno italiano al nucleare, è scesa in campo per chiedere alla Corte Costituzionale di non ammettere il referendum grazie al quale gli italiani potrebbero scegliere in prima persona se voglio, o no, le centrali nucleari in casa propria.

Secondo l'Ain il referendum difetta di "omogeneità, chiarezza ed univocità, nonché per idoneità al raggiungimento del fine prefissato". Inoltre Ain crede che, qualora il referendum dovesse passare ed essere votato favorevolmente dagli italiani, ci potrebbe essere un conflitto con gli impegni internazionali presi dal nostro paese.

A poche ore dalla decisione della Corte, che deve decidere se il referendum è ammissibile o meno, arriva quindi un estremo tentativo di impedire agli italiani di esprimere un parere su un tema così importante. Resta sempre il solito dubbio: se è così lampante che il nucleare è bello, buono e pulito, perché mai deve essere imposto dall'alto e non deciso, eventualmente, dal basso?

Via | Itanews
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Batterie auto elettriche: la Banca Europea presta 130 milioni a Bolloré

Batterie auto elettriche: la Banca Europea presta 130 milioni a BollorÃ�©La Banca Europei degli Investimenti (Bei) ha annunciato un maxi prestito al gruppo Bolloré per lo sviluppo delle batterie per le auto elettriche. Philippe de Fontaine Vive, vicepresidente della Bei, e Vincent Bolloré hanno firmato un progetto da 130 milioni di euro finalizzato alla ricerca e allo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche.

Batterie, ma anche auto elettriche e servizi all'automobilista connessi, come la sicurezza e la semplicità di utilizzo. Per quanto riguarda le batterie Bolloré mira a realizzare una nuova generazione di accumulatori lithium metal polymer da 250 chilometri di autonomia.

Per quanto riguarda la sicurezza e i servizi al cliente-utente Bolloré spenderà i soldi prestati dalla Bei per tecnologie di identificazione automatica dell'auto nelle stazioni e negli aeroporti. L'idea, non dichiarata ma intuibile, è quella di avere auto elettriche con una percorrenza sempre più estesa e dalla ricarica facile, anche dal punto di vista economico: arrivi, posteggi, ricarichi (il più in fretta possibile) agganciandoti alla colonnina elettrica e paghi (magari con moneta elettronica o, meglio ancora, in addebito sulla tua bolletta di casa).

La prima delle sfide, ovviamente, è quella della lunga percorrenza: un problema in realtà secondario (chi fa 250 chilometri al giorno, rappresentanti e agenti di commercio a parte?) ma che nell'immaginario collettivo è fondamentale. Come se, se servisse andare lontano, non si potessero prendere i mezzi pubblici...

Bolloré, nel frattempo, prepara il lancio dell'auto elettrica da 10 mila euro e si avvia a gestire il car sharing (ovviamente con auto elettriche) nel comune di Parigi.

Via | Bei
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Uova alla diossina: allevamenti chiusi in Germania, Galan tranquillizza in Italia

Uova alla diossina: allevamenti chiusi in Germania, Galan tranquillizza in ItaliaDi nuovo veleno nel cibo in Europa: questa volta, dopo il bruttissimo episodio della mozzarella di bufala campana alla diossina in Italia, questa volta i guai vengono dalla Germania. Ma è sempre la diossina a creare allarme.

Sono quasi cinquemila, infatti, gli allevamenti tedeschi chiusi per contaminazione: la diossina entra nelle uova dal mangime fornito alle galline, che è risultato contaminato. Un mangime prodotto dalla società Harles&Jentzsch che lo ha "arricchito" con scarti di biodiesel.

Una cosa gravissima con effetti, a quanto pare, conosciuti dalla società già da marzo-aprile dell'anno scorso. Anche peggio: un altro mangime, sempre "arricchito", è stato distribuito negli allevamenti bovini. Quindi anche il latte tedesco è a rischio diossina.

In Italia, a sentire il ministro dell'Agricoltura Giancarlo Galan, siamo al sicuro:

Inquinamento all'Ilva di Taranto: il video blogger risponde



Pochi giorni fa l'Ilva di Taranto ha querelato Fabio Matacchiera, presidente del Fondo antidiossina. Matacchiera avera già risposto con un comunicato stampa, diffuso dalle testate locali pugliesi.

Ora, però, consapevole che la querela paradossalmente può dargli visibilità (e darla alla sua causa), ha scelto YouTube per lanciare un video messaggio direttamente a Fabio Riva, vicepresidente dell'Ilva.

Il video è molto interessante: a prescindere dalla querela in sé, della quale si occuperà la magistratura pugliese se deciderà per il rinvio a giudizio di Matacchiera, va notato lo stile del messaggio. E' diretto, semplice e si rivolge direttamente a Riva. Dandogli del tu.

Ottima comunicazione ambientale, comprensibile un po' a tutti. Forse non alla casalinga di Voghera, che poco sa della diossina e delle altre particelle inquinanti emesse da una acciaieria. Ma certamente comprensibile per il tarantino medio che ha mille volte sentito parlare di "campionamento in continuo" e di "legge antidiossina".

Via | YouTube

Marea nera: Bp, Hulliburton e Transocean colpevoli

Marea nera: Bp, Hulliburton e Transocean colpevoli

La commissione di indagine voluta dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per far luce sulle responsabilità del disastro della Deepwater Horizon ha stabilito che le società coinvolte nella gestione della piattaforma e del disastro stesso sono colpevoli: Bp, Hulliburton e Transocean, per risparmiare, non hanno messo in atto tutte le misure di sicurezza necessarie.

Bp è accusata di non aver ben interpretato il “negative pressure test”, dal quale avrebbe dovuto capire che il pozzo Macondo non era ancora correttamente chiuso quando la piattaforma petrolifera è stata sganciata. Anche nell'utilizzare il cemento, nella prima fase delle operazioni post disastro, Bp non avrebbe usato la dovuta cautela.

Halliburton, che ha fornito il cemento, è ritenuta responsabile dalla commissione governativa di non aver testato a sufficienza il cemento stesso mentre Transocean, che è la società che aveva costruito la Deepwater Horizon (e moltissime altre piattaforme petrolifere nel mondo, Italia compresa), non avrebbe imparato la lezione da un incidente di minori dimensioni ma molto simile, avvenuto cinque mesi prima dell'esplosione della piattaforma nel Golfo del Messico.

Via | All Voices, anyzydywi
Foto | Wsj

Nel Congo il petrolio minaccia i gorilla

Nel Congo il petrolio minaccia i gorilla


Il Wwf è furioso con la Soco International, multinazionale del petrolio e del gas naturale che ha intenzione di cercare idrocarburi nel Virunga National Park, in Congo, regno e paradiso dei gorilla di montagna. Il Virunga National Park, tra l'altro, è anche Patrimonio dell'Umanità e quindi dovrebbe essere ulteriormente tutelato.

La Soco, invece, crede di poter trovare l'oro nero sotto l'oro verde e, per questo, ha programmato le sue attività esplorative all'interno del parco dove vivono circa duecento degli ottocento gorilla di montagna superstiti in tutto il mondo.

Secondo il Wwf le attività estrattive di Soco potrebbero mettere in dubbio i successi (e gli immensi sacrifici, anche economici) di decenni di programmi di conservazione dei gorilla di montagna, alcuni dei quali messi in atto anche con il contributo italiano, nonché i quasi 30.000 piccoli pescatori che pescano in modo sostenibile nel Lago Edward, compreso all'interno del Virunga National Park.

Via | Wwf
Foto | Flickr

Zolfo in atmosfera contro il riscaldamento globale, Crutzen: "Ci sono dei rischi"

zolfo in atmosferaLa riduzione delle emissioni di CO2 a livello globale sembra un obbiettivo tanto lontano e difficile da raggiungere che alcuni scienziati stanno iniziando a studiare contromisure per ridurre la temperatura del globo terrestre.

Uno di questi scienziati è Paul Jozef Crutzen, premio Nobel per la chimica nel 1995. La sua idea, della quale abbiamo già parlato su Ecoblog, è una "soluzione di emergenza", che lui stesso definisce un "piano folle".

Durante l'ultima conferenza dell’European Parliament’s Science and Technology Options Assessment (STOA), infatti, Crutzen ha rilasciato una breve intervista all'ufficio stampa del Parlamento Europeo nella quale conferma che lo zolfo in atmosfera è tutt'altro che senza rischi:

Licenziato il professore della vivisezione in classe

Licenziato il professore della vivisezione in classe


Il professore Carlo Rando dell'Istituto tecnico Molinari di Milano è stato licenziato a causa del suo comportamento in classe: ai primi di ottobre dello scorso anno, infatti, Rando fece una lezione di biologia con vivisezione ai suoi alunni.

I metodi della lezione, vivisezione a parte, a quanto pare non sarebbero stato molto corretti con gli animali (conigli, nello specifico): Rando, stando alle notizie circolate sulla stampa locale, avrebbe ucciso personalmente gli animali in classe a martellate, davanti gli alunni.

Appena si diffuse la notizia e i dettagli (che oggi Rando nega, affermando di aver vivisezionato animali già morti), la Lav fece un esposto alla magistratura e l'On. Paola Frassinetti del Pdl, vice presidente della VII Commissione Parlamentare (Cultura, Scienza e Istruzione) fece un'interrogazione alla Camera dei Deputati. Rando ha annunciato che farà ricorso al giudice del lavoro per essere reintegrato nel suo incarico.

Via | Geapress
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Cosa fare quando si rompono le lampadine fluorescenti a basso consumo

Cosa fare quando si rompono le lampadine fluorescenti a basso consumoQuanto mercurio contengono le lampadine fluorescenti a basso consumo ormai lo sappiamo. Quanto questa piccola quantità possa essere nociva ancora non è noto. Gli americani, però, in pieno stile "how to" hanno già delle linee guida governative per comportarsi bene quando una lampadina a risparmio energetico si rompe.

Sono state elaborate, e recentemente aggiornate, dall'Epa (l'Agenzia per la protezione dell'ambiente) e sono anche molto dettagliate: le lampadine, infatti, sono più o meno tutte simili ma le case all'interno delle quali sono chiamate a fare luce sono tutte diverse.

Ecco, allora, che ci sono le istruzioni comuni a tutte le situazioni (aprire le finestre e fare uscire dalla stanza animali e bambini), e poi anche quelle per i casi particolari: se a terra è liscio o c'è il tappeto, o la moquette, se la casa è climatizzata o c'è solo il ventilatore e così via.

Il Forum Nucleare non si nasconde: è pro atomo



Ancora polemiche sullo spot pro nucleare trasmesso sulle principali emittenti tv del paese commissionato dal Forum Nucleare di Chicco Testa e pagato dalle principali multinazionali dell'energia nucleare che hanno intenzione di partecipare al grande affare del ritorno italiano al nucleare.

Dopo le critiche provenienti dagli Ecodem, è stato il turno di una lettera di Antonio Di Pietro che si chiedeva come fosse possibile far passare per neutrale uno spot che indirizza ad un sito pro atomo:

il quesito proposto dal “Forum” (tu che posizione hai, favorevole o contrario all’energia nucleare?) è solo apparentemente neutro ma in realtà è sostanzialmente ingannevole, giacchè finalizzato solo ad un sottile ma perverso “gioco comunicativo”: quello di invitare il lettore ad informarsi meglio attraverso il sito “www.forumnucleare.it”

Usa: si torna a estrarre petrolio in alto mare. Shell compra Bp?

Usa: si torna a estrarre petrolio in alto mare. Shell compra BpTredici compagnie petrolifere, grandi e piccole, potranno a breve tornare a trivellare il fondo del Golfo del Messico e altre specchi di mare ad alta profondità per estrarre petrolio off shore e gas naturale.

Il Dipartimento degli Interni statunitense, infatti, ha deciso un allentamento delle restrizioni imposte all'indomani del disastro petrolifero della Deepwater Horizon. Ma, dicono gli americani, le compagnie dovranno comunque garantire standard di sicurezza elevati.

Nel frattempo qualcosa si muove sul fronte societario, lato big business: voci di corridoio parlano di un serio interessamento da parte di Shell nei confronti di Bp che, in seguito all'oil spill, è ormai in serissime difficoltà economiche. E la borsa si impenna...

Via | ENN
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Fare soldi riciclando i rifiuti

Fare soldi riciclando i rifiutiVolete trasformare i rifiuti in una risorsa, anche economica? Avete una azienda che opera nel settore e vi serve un supporto per il vostro business? Vi serve una consulenza sulla gestione integrata dei rifiuti? E' il momento di tornare sui banchi e studiare un po', perché grazie al cielo il mondo è cambiato e, adesso, gestire l'immondizia e inserirsi nella filiera a valle della raccolta differenziata può fruttare e anche molto. Ma bisogna sapere come muoversi.

Per questo motivo la Cna e la Camera di Commercio di Bologna hanno messo in piedi il progetto Riciclanbo. Si tratta di una serie di incontri durante i quali verranno illustrati dei casi studio di successo nel settore del riciclo dei materiali di rifiuto. Il primo appuntamento è per il 19 gennaio, l'ultimo sarà ad aprile. Questo il calendario:

19 gennaio 2011: presentazione dei casi di successo nel green business della valorizzazione rifiuti
27 gennaio 2011: presentazione della piattaforma Costruzioni (rete laboratori alta tecnologia Emilia Romagna)
2 febbraio 2011: Ecoprogettazione e valorizzazione dei prodotti green con etichettatura ambientale
16 e 23 febbraio 2011: Tecnologie per il riciclo dei rifiuti (plastica e gomma; legno e scarti organici) e la produzione di ecomateriali
30 marzo 2011: Programmi di finanziamento per progetti di valorizzazione rifiuti e ecodesign
aprile (data da definire): evento di chiusura del progetto RiciclanBo

Via | Cna Bologna
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A Natale gli italiani hanno scelto i cibi Doc

A Natale gli italiani hanno scelto i cibi DocChe agli italiani piaccia mangiare e bere bene non ci vogliono le statistiche dei consumi di Natale per saperlo. I numeri, quelli forniti da Coldiretti, servono per capire quali cibi e quali vini sono stati comprati, e regalati, durante le ultime feste. Una buona fetta di questo mercato è costituita da prodotti a marchio di qualità.

I prodotti alimentari tipici hanno generato un giro d'affari di 2 miliardi di euro, decisamente molti. E Coldiretti è anche ben felice di annunciare che nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica le vendite sono aumentate del 41% rispetto all'anno scorso:

In quasi un mese di shopping natalizio gli italiani hanno speso per i regali 430 euro a famiglia, un valore superiore del 16 per cento rispetto alla media europea pari a 370 euro a famiglia, sulla base delle elaborazioni Coldiretti sui dati dell’indagine “Xmas Survey 2010” di Deloitte che evidenzia una maggiore generosità degli italiani per il Natale rispetto ai partner europei anche in un periodo di crisi. Quello enogastronomico è stato tra gli adulti il regalo piu’ gradito e meno riciclato per l'affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione “fai da te” di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio

Buona parte degli acquisti riguardano i vini Doc e Docg e i prodotti agricoli biologici che confermano, anche a Natale, gli ottimi numeri registrati nei mesi scorsi. Agli italiani, quindi, oltre che mangiare e bere, piace anche la sicurezza alimentare.

Via | Coldiretti
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A Ficarra (Me) sindaco e assessore raccolgono i rifiuti per evitare l'emergenza

A Ficarra (Me) sindaco e assessore raccolgono i rifiuti per evitare l\'emergenzaA Ficarra, paesino da 1.600 anime in provincia di Messina, dal 1 gennaio non si raccolgono i rifiuti: in seguito alla rescissione del contratto tra la società provinciale di gestione dei rifiuti, l'Ato Me1, e l'azienda che fino al 31 dicembre si occupava della raccolta dell'immondizia si rischia l'emergenza.

Per evitare che il piccolo paese si ritrovi in pochi giorni sommerso dalla monnezza, per di più sotto le feste, il sindaco Basilio Ridolfo e l'assessore al turismo Antonino Indaimo si sono improvvisati spazzini.

Insieme ad una decina di persone, tra operai comunali e volontari, si sono messi a raccogliere i rifiuti di capodanno: erano in strada alle sei del mattino e, come comunica il Comune

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