Sono quasi cinquemila, infatti, gli allevamenti tedeschi chiusi per contaminazione: la diossina entra nelle uova dal mangime fornito alle galline, che è risultato contaminato. Un mangime prodotto dalla società Harles&Jentzsch che lo ha "arricchito" con scarti di biodiesel.
Una cosa gravissima con effetti, a quanto pare, conosciuti dalla società già da marzo-aprile dell'anno scorso. Anche peggio: un altro mangime, sempre "arricchito", è stato distribuito negli allevamenti bovini. Quindi anche il latte tedesco è a rischio diossina.
In Italia, a sentire il ministro dell'Agricoltura Giancarlo Galan, siamo al sicuro:
Da noi a vigilare sulla nostra salute c'è, e lo sta facendo, il competente Ministero. Ma sempre da noi, grazie ad una responsabile cooperazione tra Ministero delle politiche agricole e forze di governo e di opposizione, il prossimo 12 gennaio diventerà legge definitivamente approvata la legge sull'etichettatura trasparente
Il Ministero della Salute, però, racconta questa vicenda in maniera del tutto diversa. Innanzitutto la causa della contaminazione:
Le Autorità Tedesche hanno informato la Commissione e gli Stati membri, attraverso il sistema di Allerta Rapido per alimenti e mangimi (RASFF) che un lotto di acidi grassi, normalmente utilizzato per usi tecnico-industriali (es. industria cartiera), era stato miscelato, verosimilmente per errore umano, a grassi destinati alla produzione di mangimi. Il periodo critico in cui si è determinata la contaminazione è compreso tra l’11 novembre ed il 16 dicembre 2010. La tracciabilità del prodotto ha permesso, quindi, di identificare un totale di sette partite contaminate di materia prima, impiegate nella produzione di mangimi per bovini, suini e pollame.
Per quanto riguarda la diffusione di uova, latte o carne alla diossina in Italia, poi, il Ministero si fida delle autorità tedesche, che lo escludono:
I Paesi coinvolti dalla rete di commercializzazione di prodotti derivati da animali alimentati con i mangimi contaminati, risultano essere oltre la Germania, l’Olanda ed il Regno Unito. Ad oggi, pertanto le Autorità tedesche hanno escluso l’invio in Italia di alimenti o mangimi contaminati
Fatto sta che il ministro Ferruccio Fazio ha convocato una riunione con i NAS dei carabinieri, le Regioni, l'Istituto Superiore di sanità e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali per rafforzare di controlli, anche sulla base delle indicazioni che fornirà la Commissione Europea che si riunirà a Bruxelles domani e dopodomani.
Nel frattempo, un suggerimento: scegliete le uova biologiche. Anche se qualcuno afferma il contrario, non sono affatto uguali a quelle di allevamento.
Via | Agricoltura on Web, Vini e Sapori, Ministero della Salute
Foto | Flickr