
Il cablogramma in questione è del 14 dicembre 2007 ed è stato inviato dall'ambasciatore statunitense a Parigi, Craig Stapleton. Stapleton descrive l'orientamento contrario agli ogm del governo francese, ma anche di quello italiano e austriaco. Ma è con la Francia che gli americani se la prendono particolarmente.
Il punto di partenza è la messa in discussione del mais transgenico Mon-810 della Monsanto, che proprio non va giù al big business d'oltre oceano. Secondo Stapleton, infatti, è il caso di mettere in atto una "retaliation" contro la Francia. Era dal 1954 che il termine retaliation (rappresaglia) non si vedeva nelle relazioni internazionali.
Al tempo c'era la cosiddetta "massive retaliation", una strategia di risposta nucleare all'Unione Sovietica. Oggi c'è la "retaliation list" per difendere gli organismi geneticamente modificati. I tempi che cambiano...
"List" perché Stapleton suggerisce di abbozzare una serie di contromisure ritorsive nei confronti della Francia, avvertendo il suo governo che c'è da aspettarsi una lunga battaglia. Quali siano tali misure l'ambasciatore non lo dice, ma è facile pensare ad una guerra commerciale tra Francia e Stati Uniti.
Monsanto, che tutti conosciamo bene grazie allo splendido documentario "Il mondo secondo Monsanto" di Marie-Monique Robin, continua evidentemente ad avere qualche amico molto in alto.
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