
Batterie, ma anche auto elettriche e servizi all'automobilista connessi, come la sicurezza e la semplicità di utilizzo. Per quanto riguarda le batterie Bolloré mira a realizzare una nuova generazione di accumulatori lithium metal polymer da 250 chilometri di autonomia.
Per quanto riguarda la sicurezza e i servizi al cliente-utente Bolloré spenderà i soldi prestati dalla Bei per tecnologie di identificazione automatica dell'auto nelle stazioni e negli aeroporti. L'idea, non dichiarata ma intuibile, è quella di avere auto elettriche con una percorrenza sempre più estesa e dalla ricarica facile, anche dal punto di vista economico: arrivi, posteggi, ricarichi (il più in fretta possibile) agganciandoti alla colonnina elettrica e paghi (magari con moneta elettronica o, meglio ancora, in addebito sulla tua bolletta di casa).
La prima delle sfide, ovviamente, è quella della lunga percorrenza: un problema in realtà secondario (chi fa 250 chilometri al giorno, rappresentanti e agenti di commercio a parte?) ma che nell'immaginario collettivo è fondamentale. Come se, se servisse andare lontano, non si potessero prendere i mezzi pubblici...
Bolloré, nel frattempo, prepara il lancio dell'auto elettrica da 10 mila euro e si avvia a gestire il car sharing (ovviamente con auto elettriche) nel comune di Parigi.
Via | Bei
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