
Dal cablogramma numero 7 del 15 giugno 2009, inviato dal Console statunitense al suo governo e pubblicato da Wikileaks, non emergono solo le pressioni fatte dagli americani per il Muos di Niscemi e lo scarso interesse per il ponte di Messina. C'è anche un'altra storia in quel file.
E' quella del pozzo di gas naturale di Sciannacaporale, in territorio di Ragusa, di proprietà della Panther Oil. Il sindaco della vicina Vittoria, però, si accorse che le trivellazioni dovevano avvenire proprio sopra la falda acquifera che alimenta il suo comune e, per bloccare i lavori, ricorse al Tar.
La giustizia amministrativa gli diede ragione, affermando che anche il comune di Vittoria doveva entrare nella procedura di Via, perché era tra i soggetti interessati anche se il pozzo era, fisicamente, in territorio di Ragusa.
La cosa divertente è che, leggendo il cablogramma pubblicato da Wikileaks, tutto questo non c'è: il Console Patrick Truhn, infatti, al suo governo racconta tutt'altro. Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, avrebbe fatto ricorso al Tar per difendere il patrimonio culturale della provincia di Ragusa.
Considerato che mezza provincia iblea è tutelata dall’Unesco la motivazione sarebbe anche valida, ma sostanzialmente ideologica. Nicosia,però, temeva di restare con la città a secco, ancor prima che di veder deturpato il paesaggio tutelato dall’Unesco. Ma questo, al suo governo, il Console Truhn non lo ha mai raccontato.