Già, perché di piano ce n'era uno ma è stato massacrato dai ricorsi al Tar e, onestamente, non era un gran piano: centinaia di pagine che riportavano, copia e incolla, le tabelle di Terna e del Gse e facevano scenari al 2012. E quel piano uscì a inizio 2009...
Sena dimenticarsi di Jeremy Rifkin, che prima è stato chiamato a battezzare il piano e poi lo ha rinnegato. Fatto sta che il comunicato stampa ufficiale adesso afferma che
La giunta di governo ha dato il via libera alla strategia di politica energetica individuata dall’assessore Giosue’ Marino nel regolamento di attuazione del Piano energetico regionale (Pears), che disciplina il settore dell’energia da fonti rinnovabili in Sicilia. La Regione concedera’ maggiori privilegi al fotovoltaico rispetto all’eolico e dedichera’ particolare attenzione alle imprese agricole e allo snellimento delle procedure per ottenere le autorizzazioni a realizzare gli impianti: sono questi i cardini dell’impianto del documento apprezzato dal governo regionale
Cosa ne possa sapere l'ex prefetto Marino di centrali elettriche e reti di trasmissione di energia non è dato saperlo, ma non abbiamo motivo per non confidare nella buona fede dell'assessore regionale e nei suoi tentativi di correggere un piano fatto veramente male.
Quello nuovo, però, ancora non c'è visto che
Dopo l’apprezzamento della giunta, il documento passera’ alla Corte dei Conti e al Cga (Consiglio di giustizia amministrativa) per l’approvazione definitiva
Le novità, meno eolico e più fotovoltaico a parte, sono che per il solare sotto 1 MW basterà la Denuncia di inizio attività (Dia), che sotto 1 MW decideranno le Province e non più la Regione, che si farà un sistema informatico standardizzato per presentare le domande. Con 1.200 richieste di autorizzazione ferme sul tavolo, evidentemente, si sono resi conto che bisognava cambiare sistema...
Via | Raffaele Lombardo Blog
Foto | Raffaele Lombardo Blog