Il Presidente del Consiglio rassicura i sardi, che da pochissimo lo hanno premiato alle elezioni: faremo le centrali nuclerari, ma non in Sardegna.
Gli ecologisti sardi possono stare tranquilli: Berlusconi ha detto che in Sardegna centrali non se ne fanno. Lo ha promesso e quando lui promette, mantiene.
A meno che non sia stato frainteso.
Erano giunti fino a Roma per manifestare, portandosi dietro tanti specchi (chissà a cosa si riferivano?). Per manifestare di fronte al G8 Energia che sta decidendo, o almeno abbozzando, il futuro del pianeta.
Un futuro che vede un ritorno massiccio al nucleare con la costruzione di impianti nuovi e l'aggiunta di reattori a impianti esistenti. A volte in sostituzione dei vecchi, ormai arrivati a fine vita, a volte in aggiunta per aumentare la disponibilità di energia.
Perchè il mondo deve, o comunque vuole, crescere ancora.
Perchè, come dice l'Iea, in Africa sono tutti senza la corrente elettrica. E infatti le centrali le fanno in Europa e in America. Mi sembra corretto...
Ma, tornando in Sardegna, i no-nuke hanno ottenuto una vittoria.
Ancor di più, Berlusconi si stupisce delle preoccupazioni e afferma che non ha mai parlato di fare centrali in Sardegna.
E, allora, come mai il Governatore della Sardegna (Cappellacci, per di più Pdl, mica comunista...) il giorno dopo l'approvazione al Senato del Ddl Sviluppo aveva alzato la voce?
Che domande, aveva frainteso...
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