Le mani del Governo sul petrolio lucano?



Il Ddl Sviluppo, uno strano comunicato stampa, un pozzo di soldi in arrivo...

Su un blog lucano ho trovato una notizia dai molti aspetti interessanti.

Si tratta della nuova procedura di concessione delle licenze per esplorare il territorio in cerca di idrocarburi e per estrarre gli idrocarburi stessi.

Tali autorizzazioni, secondo la nuova norma, non prevederebbero più il passaggio dalla Regione competente: basta un accordo con il Governo nazionale per iniziare a trivellare.

La procedura è inserita nel Ddl Sviluppo, da pochi giorni approvato al Senato e di cui ho già evidenziato altri aspetti interessanti per il sud Italia.

La pesante critica a questa scelta, invece, è contenuta in un ancor più pesante comunicato stampa del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata, che afferma (testualmente) che la Basilicata in questo modo viene trattata come la Nigeria o altri paesi africani.

La cosa che mi stupisce, in tutto questo, è che il comunicato stampa in questione (intitolato “Le mani del Governo sul petrolio lucano”) non sembra nemmeno la classica comunicazione istituzionale ma, al contrario, pare quasi un appassionato post di un blog locale.

Fatto sta che, per correttezza, va detto che la Basilicata un po' ci perde ma molto ci guadagna: nello stesso Ddl Sviluppo, infatti, è contenuto anche l'aumento delle accise sui prodotti petroliferi dal 7% al 10%.

E considerando che già oggi i lucani guadagnano oltre 100 milioni di euro l'anno di royalities forse non hanno solo motivi per recriminare. Anzi, c'è chi è stato trattato molto peggio...

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