La trivella rende oltre 260 milioni di euro l'anno. Tutti i dati ufficiali dell'Unmig.
L'Unmig, l'Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e la geotermia, ha appena fornito i dati sulle royalties pagate dalle aziende petrolifere a Stato e Regioni in cambio delle concessioni a estrarre petrolio e gas naturale.
E sono dati interessanti: la regina si conferma essere la Basilicata (il Texas italiano) che fa incetta di introiti con oltre 100 milioni di euro di incassi da royalties. Ma ecco la lista completa:
Basilicata
102.685.455,30
Emilia Romagna
12.693.022,16
Calabria
6.670.316,82
Puglia
3.786.024,36
Molise
1.428.354,79
Piemonte
1.351.562,40
Sicilia
643.516,42
Abruzzo
312.051,91
Marche
146.472,50
Per un totale di 129.716.776,66 di euro. A questi vanno aggiunti altri 113.523.213,04 di euro che spettano allo Stato per le perforazioni in alto mare.
Se per lo Stato 113 milioni non sono moltissimi, per una regione come la Basilicata è evidente che 102 milioni sono la manna dal cielo. Cifre del genere la dicono lunga sulla "attrattività" dell'industria mineraria, specialmente al sud.
Anche perchè, nel caso della Basilicata, quasi 40 milioni provengono dalla Shell, quindi sono da considerare come finanziamenti esteri. Nel caso della Sicilia, invece, quei seicento e rotti mila euro di royalties sono tutti pagati da Eni, quindi si possono considerare un finanziamente indiretto dello Stato italiano.
Forse è per questo che il Presidente Lombardo insiste tanto per far spostare in Sicilia la sede legale delle aziende che operano nel settore petrolifero della raffinazione e produzione di energia?
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