Alla presenza della stampa il Presidente Loiero e i manager di Lng MedGas hanno firmato, e ilustrato, l'accordo.
Ecco i dettagli illustrati nel comunicato stampa della Regione Calabria:
Ecco i dettagli illustrati nel comunicato stampa della Regione Calabria:
Il Presidente della Regione Agazio Loiero e gli amministratori delegati della LNG MedGas Terminal, Carlo De Matteo e Pier Filippo Di Peio, hanno sottoscritto, nella sede della presidenza di Palazzo “Alemanni”, alla presenza dei giornalisti, il protocollo d’intesa per la realizzazione di un terminal di rigassificazione a Gioia Tauro in un’area che comprende anche i comuni di San Ferdinando e Rosarno.
In rappresentanza dei tre Comuni, era presente all’iniziativa anche il commissario straordinario di Rosarno Domenico Bagnato.
“Con quest’ atto – ha detto il Presidente Loiero - si avvia oggi il procedimento per la costruzione di un rigassificatore a Gioia Tauro, frutto di un’iniziativa ereditata dalla precedente legislatura, con il quale credo si potrà avere, nei prossimi anni, l’opportunità di distribuire gas sul territorio calabrese a prezzi più favorevoli”.
Loiero, dopo aver riferito i passaggi più importanti dell’iter progettuale, a partire dalla delibera del Consiglio regionale del 15 febbraio 2005 e di quella della Giunta dell’otto marzo dello stesso anno, ha sottolineato il sostegno avuto dal governo Prodi per ottenere l’ubicazione di uno dei quattro rigassificatori previsti, a livello nazionale, in Calabria anche in relazione alla realizzazione di una piastra del freddo, in base alla quale si avrà la possibilità di creare una filiera del freddo che rilanci la zona industriale e sfrutti la vocazione agroalimentare delle Piana.
Infine, il Presidente Loiero ha sottolineato che si è preteso che la società LNG MedGas Terminal mantenesse la sede legale in Calabria. “Troppe volte in passato – ha specificato – abbiamo assistito ad esperienze di aziende che vengono e poi fuggono”.
Il management della LNG MedGas Terminal De Matteo e Di Peio hanno parlato di “un investimento importante, non solo per la società, ma, principalmente, per la Calabria”.
“Con la firma della convezione – ha affermato De Matteo – l’iter procedurale può considerarsi giunto a un punto di svolta importante. I prossimi passi sono l’assemblea intercomunale convocata per l’informazione alla popolazione, la seconda conferenza dei servizi ed il decreto autorizzativo finale atteso per il terzo trimestre 2009. La definizione del progetto ha avuto inizio nel 2005.
Ma è nel 2007, con l’entrata delle società Iride e Sorgenia, che il progetto ha ottenuto il nulla osta di fattibilità del Ctr Calabria e, nell’anno successivo, si è acquisito il decreto interministeriale ambientale di giudizio favorevole di compatibilità ambientale”.
Di Peio ha illustrato i dettagli tecnici. “L’impianto – ha affermato – sarà progettato secondo i criteri previsti dalla norme Uni/En 1473 e Nfpa 59 su un’area di circa 47 ettari. Sarà utilizzato gas metano naturale liquefatto. In termini di sicurezza – ha aggiunto – i serbatoi sono a doppio contenimento totale. Anche le navi metaniere che saranno utilizzate per il trasporto del gas sono dotate di doppio scafo e sono costruite in accordo con le norme internazionali di sicurezza del settore; nello specifico caso di Gioia Tauro si è deciso di estendere il principio del doppio contenimento anche alle tubazioni di sbarco”.
Ad oggi il costo complessivo dell’investimento stimato per la costruzione del terminal ammonta a 1 miliardo di euro. Per la progettazione del rigassificatore, la Commissione Europea, nell’ambito del programma Ten, ha stanziato un finanziamento a fondo perduto pari a 1,6 milioni di euro.
In termini di effetti indotti sul mercato del lavoro locale i posti di lavorano diretti previsti vanno da 100 a 125, quelli dell’indotto da 450 a 500, mentre il personale di cantiere può variare da seicento a mille unità.
In rappresentanza dei tre Comuni, era presente all’iniziativa anche il commissario straordinario di Rosarno Domenico Bagnato.
“Con quest’ atto – ha detto il Presidente Loiero - si avvia oggi il procedimento per la costruzione di un rigassificatore a Gioia Tauro, frutto di un’iniziativa ereditata dalla precedente legislatura, con il quale credo si potrà avere, nei prossimi anni, l’opportunità di distribuire gas sul territorio calabrese a prezzi più favorevoli”.
Loiero, dopo aver riferito i passaggi più importanti dell’iter progettuale, a partire dalla delibera del Consiglio regionale del 15 febbraio 2005 e di quella della Giunta dell’otto marzo dello stesso anno, ha sottolineato il sostegno avuto dal governo Prodi per ottenere l’ubicazione di uno dei quattro rigassificatori previsti, a livello nazionale, in Calabria anche in relazione alla realizzazione di una piastra del freddo, in base alla quale si avrà la possibilità di creare una filiera del freddo che rilanci la zona industriale e sfrutti la vocazione agroalimentare delle Piana.
Infine, il Presidente Loiero ha sottolineato che si è preteso che la società LNG MedGas Terminal mantenesse la sede legale in Calabria. “Troppe volte in passato – ha specificato – abbiamo assistito ad esperienze di aziende che vengono e poi fuggono”.
Il management della LNG MedGas Terminal De Matteo e Di Peio hanno parlato di “un investimento importante, non solo per la società, ma, principalmente, per la Calabria”.
“Con la firma della convezione – ha affermato De Matteo – l’iter procedurale può considerarsi giunto a un punto di svolta importante. I prossimi passi sono l’assemblea intercomunale convocata per l’informazione alla popolazione, la seconda conferenza dei servizi ed il decreto autorizzativo finale atteso per il terzo trimestre 2009. La definizione del progetto ha avuto inizio nel 2005.
Ma è nel 2007, con l’entrata delle società Iride e Sorgenia, che il progetto ha ottenuto il nulla osta di fattibilità del Ctr Calabria e, nell’anno successivo, si è acquisito il decreto interministeriale ambientale di giudizio favorevole di compatibilità ambientale”.
Di Peio ha illustrato i dettagli tecnici. “L’impianto – ha affermato – sarà progettato secondo i criteri previsti dalla norme Uni/En 1473 e Nfpa 59 su un’area di circa 47 ettari. Sarà utilizzato gas metano naturale liquefatto. In termini di sicurezza – ha aggiunto – i serbatoi sono a doppio contenimento totale. Anche le navi metaniere che saranno utilizzate per il trasporto del gas sono dotate di doppio scafo e sono costruite in accordo con le norme internazionali di sicurezza del settore; nello specifico caso di Gioia Tauro si è deciso di estendere il principio del doppio contenimento anche alle tubazioni di sbarco”.
Ad oggi il costo complessivo dell’investimento stimato per la costruzione del terminal ammonta a 1 miliardo di euro. Per la progettazione del rigassificatore, la Commissione Europea, nell’ambito del programma Ten, ha stanziato un finanziamento a fondo perduto pari a 1,6 milioni di euro.
In termini di effetti indotti sul mercato del lavoro locale i posti di lavorano diretti previsti vanno da 100 a 125, quelli dell’indotto da 450 a 500, mentre il personale di cantiere può variare da seicento a mille unità.
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