Tra i famigerati file svelati da Wikileaks che riguardano l'Italia non ci sarebbero solo le informative sui festini di Silvio Berlusconi e il suo rapporto forse troppo conciliante con Vladimir Putin. Ci potrebbero anche essere affari interessanti compiuti dai russi nel settore petrolifero italiano. Ovviamente al sud.
Secondo il senatore di Fli Egidio Digilio, infatti, alcuni siti di stoccaggio del gas naturale lucani potrebbero trovare una spiegazione grazie ai file svelati:
Tra i documenti diffusi via web da Wikileaks ce ne sono di sicuro alcuni interessanti che, secondo il “filone” delle preoccupazioni degli Usa per l’intesa tra Eni e Gazprom, ci auguriamo possano finalmente contribuire a far luce sulla vicenda dei siti di stoccaggio del gas acquisiti in Valbasento da una società russa, una vicenda dai troppi aspetti ancora oscuri e che ho sollevato nel luglio 2008 con un’interrogazione all’allora Ministro Scajola. Solo adesso, dopo le prime notizie diffuse sul materiale del Dipartimento di Stato Usa, comincio a capire le ragioni di una mancata risposta
Non resta che aspettare che qualche paziente lucano si metta a spulciare il sito di Wikileaks per scoprire se il senatore ha ragione o ha torto. Sarebbe anche interessante andare a vedere se ci sono documenti su altre grosse operazioni che hanno portato i russi nell'industria petrolifera italiana, come l'acquisizione del 2008 da parte di Lukoil della metà della raffineria Erg di Priolo.
Via | Ola Ambientalista, Pagine di Difesa
Foto | Flickr
Questo post l'ho scritto per Ecoblog