I fatti iniziano nel 2005 quando la New Energy Srl chiede alla Regione l'autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da biomassa. E, dal punto di vista imprenditoriale, ci potremmo fermare anche qui perché tutto quello che seguì a quella richiesta non è altro che burocrazia: un tunnel infinito di rimpalli di competenze e di scaricabarili che hanno portato la società a rivolgersi alla giustizia poiché, oltre al tempo, aveva perso anche la bellezza di 13 milioni di euro di contributi europei.
Il Tar, nel marzo scorso, le diede ragione ma senza imporre alla Regione il risarcimento completo. Cioè quello con i 13 milioni mancanti. Il Cga, invece, ha deciso che anche quei fondi dovranno essere risarciti alla New Energy visto che la loro mancata erogazione è, effettivamente, un danno per l'azienda.
Tra le righe della sentenza del Cga, soldi a parte, si legge anche una cosa molto interessante: la Regione Sicilia (che è a statuto speciale) non ha competenze sulla tutela dell'ambiente:
Non va infatti dimenticato che, alla stregua della giurisprudenza della Corte costituzionale, la tutela dell’ambiente (non espressamente prevista dallo statuto regionale) rientra nell’ambito della legislazione esclusiva di cui all’art. 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, sicché la disciplina statale in materia costituisce un limite alla disciplina che le Regioni e le Province autonome possono dettare in altri ambiti di loro rispettiva com-petenza (sentenze n. 378 del 2007, n. 104 del 2008 e n. 67 del 2010)
Considerando le centinaia di autorizzazioni pendenti a Palermo questa precisazione potrebbe costare alla Regione molto di più del risarcimento alla New Energy. Che, giusto per ricordarlo, in totale ammonta a circa 20 milioni di euro.
Via | Consiglio di Giustizia Amministrativa
Foto | Flickr
Questo post l'ho scritto per Ecoblog
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