I cinque anni di differenza non sono da poco: il governo ci risparmia parecchio (o meglio, lo paga con calma) ma la misura diventa molto meno appetibile per i cittadini. La detrazione fiscale, infatti, fatta su un periodo così lungo non ha molto senso: quanto dichiarerò tra dieci anni? Ci vuole un mago per saperlo e, di conseguenza, già dal punto di vista psicologico la diluizione dei tempi non gioca a favore.
La cosa strana, però, è che si è sempre detto che l'ecobonus ha un effetto fiscale complessivo positivo: ti invoglia a spendere, quindi di soldi ne entrano di più nelle casse dello stato e non di meno. Come ha detto alcuni giorni fa il sottosegretario Stefano Saglia:
La misura si compensera’ da se’ grazie al maggior gettito provocato dall’incremento dei lavori. Si tratta di una vera e propria misura di politica industriale
E ha perfettamente ragione. Ma, allora, per quale motivo non avere un pizzico di coraggio in più e lasciarlo "spalmabile" nei soliti cinque anni? Sarà, ma ci dobbiamo accontentare. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Via | Casa e Clima
Questo post l'ho scritto per Ecoblog