Il Commissario europeo all'Agricoltura, Dacian Ciolos, ha presentato all'Europarlamento le linee guida per la riforma della Pac, la Politica agricola comunitaria. La Pac, in pratica, è il futuro dell'agricoltura in Europa perché è il libro mastro dei finanziamenti alle imprese agricole, la decisione politica su quale agricoltura fare e quale non fare.
La prossima Pac, dice Ciolos, sarà più ecocompatibile e più sostenibile. I soldi, quindi, dovrebbero andare alle imprese più rispettose dell'ambiente, a quelle che utilizzano meno fertilizzanti, a quelle che fanno agricoltura biologica etc, etc...
Almeno così verrebbe da pensare, viste le parole di Ciolos che ha affermato che
la scelta fra competitività e sostenibilità è un falso dilemma, e che l'obiettivo delle nuove proposte è di estendere il campo della PAC per andare oltre la produzione alimentare, e includere la gestione delle risorse naturali
Una visione alla Slow Food, per intenderci. Come interpretare, allora, la recentissima politica europea in fatto di ogm che permette agli stati membri di far quasi ciò che vogliono?
Non per buttare la croce sempre e solo sugli alimenti geneticamente modificati ma, sarebbe anche il caso che qualcuno lo dica, gli ogm nascono per il profitto e non per la "gestione delle risorse naturali"...
Via | Parlamento Europeo
Foto | Flickr
Questo post l'ho scritto per Ecoblog