
Fatto sta che se la famiglia umana doveva andarsene perché così dice la legge, forse troppo ferrea, quella canina non c'entrava nulla e doveva essere sistemata da qualche parte. Ecco, allora, che il presidente dell'Istituto Case Popolari si è trovato una patata bollente da pelare. Per fortuna ha trovato subito aiuto nei volontari dell'Enpa e in un canile convenzionato con il Comune di Ragusa.
Alla fine, e per fortuna in breve tempo, è riuscito a sistemare cinque cani su nove. Gli altri sono rimasti ai due padroni che adesso, oltre ad essere senza casa, sono anche senza compagnia. La storia è triste, c'è poco da fare, sia dal lato umano che animale: cinque cani piazzati in strutture idonee sono, in ogni caso, cinque cani tolti ai padroni. Certo, c'è anche da dire che nove cani, siano pure di piccola taglia, in una casa popolare forse non ci sarebbero dovuti stare...
Via | Giornale di Ragusa
Foto | Flickr
Questo post l'ho scritto per Ecoblog