A questa conclusione l'Una è arrivata per smentire la campagna di sensibilizzazione portata avanti dalla Lav in favore del consumo di uova prodotte da galline allevate all'aperto, con metodi naturali e biologici. Il presidente dell'associazione di categoria, Aldo Muraro, per dimostrare che le due uova sono perfettamente identiche, ha messo insieme le risultanze di diversi studi scientifici.
Il nostro lettore, però, fa notare che le affermazioni di Muraro celano un trucco:
Il Presidente Muraro si è infatti dimenticato di ricordare al pubblico che l'alimentazione di una gallina allevata con metodo biologico (10 metri quadri di pascolo alberato per capo) o all'aperto (2,5metri quadri di pascolo alberato per capo) non è mai paragonabile a quella di un'animale allevato in gabbia. Infatti, anche se venisse somministrato ad una gallina "libera" lo stesso identico mangime di una consorella "segregata", essa integrerebbe la propria dieta con tutta la gamma di erbe selvatiche disponibili nel suo pascolo, oltre che con le miriadi di invertebrati e piccoli vertebrati che scoverebbe razzolando. Carotenoidi, olii essenziali, proteine, mille variabili che influenzerebbero il valori nutrizionali e le qualità organolettiche di un uovo
L'osservazione di Andrea Mangoni è tanto ovvia quanto facile da dimenticare, inavvertitamente o volutamente, quando si fanno paragoni tra le diverse forme di allevamento degli animali. Sarebbe molto interessante, per questo, che qualcuno facesse studi e confronti più approfonditi.
Il problema scientifico di confronti del genere, se mai si dovessero fare seriamente, sarebbe proprio l'opposto delle tesi dell'Una: essendo impossibile trovare due galline "bio" che mangiano le stesse cose nessun confronto potrebbe mai essere definitivo. L'unica cosa certa, infatti, è che le galline allevate in gabbia mangiano tutte la stessa cosa: mangime, e basta.
Parlando ai consumatori, invece, è bene avvertirli che affermare che un uovo biologico e uno d'allevamento siano nutrizionalmente identici è, sostanzialmente, una bufala. Fedele alle rigidissime norme di questo blog, aggiungo la tag greenwashing...
Via | Oryctesblog
Foto | Flickr
Questo post l'ho scritto per Ecoblog