
O almeno così la pensa l'Osservatorio Metanauto che ha commissionato uno studio all'Emap (ente parlamentare svizzero di ricerca scientifica e tecnologica) per mettere a confronto le emissioni di CO2 delle auto a metano e di quelle ibride.
Il risultato è che vince, anche se di poco, il metano. Sia che nell'extraurbano che in autostrada. Le emissioni sono state, però, calcolate in un modo diverso dal solito: in grammi di CO2 per KWh, cioè hanno misurato, durante la percorrenza dell'auto, quanta anidride carbonica emetteva il mezzo per ogni unità di potenza erogata dal motore.
Il risultato è di 0,9 grammi per i veicoli ibridi e 0,8 per quelli a metano nell'extraurbano. Che scendono, rispettivamente, a 0,8 grammi e 0,6 in autostrada. Il metano, quindi, a detta di chi lo vende è più ecologico.
Un solo dubbio: la strana unità di misura. Come mai non è stato usato il più classico rapporto tra emissioni e chilometri percorsi? Perchè, in sostanza, non parliamo di tot g/km? Il dubbio, infatti, è che i numeri nascondano il trucco: non è che l'ibrido, con la sua coppia decisamente maggiore, alla fine a parità di Km la vince?
Una cosa è parlare di potenza al motore, una cosa alla ruota. Ma per fare strada, oltre al motore, servono anche le ruote. Tanto è vero che le auto diesel, proprio grazie alla alta coppia ai bassi giri, consumano molto meno di quelle a benzina a parità di potenza erogata.
Via | Vega
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Questo post l'ho scritto per Ecoblog