Nessuna discarica, nessun inquinamento, nessuno stravolgimento della Valle del Dittaino. Sul progetto di Giuseppe Catanzaro di costruire un impianto di trattamento dei rifiuti nel comune di Assoro, in provincia di Enna, lo stesso imprenditore risponde alle nostre domande. E descrive una piattaforma dei rifiuti molto diversa dalla discarica che è stata descritta dai suoi colleghi di Confindustria Enna. Si tratta, in buona sostanza, di un impianto di compostaggio con recupero del biogas.
La prima domanda è sulla sua decisione di abbandonare il progetto: è vero che avete deciso di non farlo più?
Si lo abbiamo fatto irreversibilmente ed in via unilaterale lo scorso venerdì 7 ottobre. La domanda che lei mi formula mi dà l’opportunità di ringraziare diversi rappresentanti delle Istituzioni, di Associazioni e semplici Cittadini dell’Ennese che hanno chiesto di rivedere la ns. posizione. Più Sindaci ci hanno contattato per ospitare nel loro territorio l’impianto. Approfitto della sua intervista per ringraziare gli Amministratori di Assoro con i quali dal 2007 fino a pochi giorni fa ci siamo confrontati
Ma non solo con gli amministratori del Comune di Assoro...
Per il rilascio dell'autorizzazione sono intervenuti 16 Pareri di altrettanti Enti pubblici che hanno rilasciato i pareri di merito durante le diverse conferenze di servizi . Il progetto è stato pubblicato sul quotidiano di Sicilia il 3 luglio 2009 ed è stato depositato in 9 enti pubblici ricadenti nelle Città di Assoro, Enna e Palermo. C’è da chiedersi perché nessuno ha fatto ricorso al Giudice salvo organizzare la pressione mediatica
A questo punto facciamo chiarezza sull'impianto che lei aveva proposto: che tipo di rifiuti dovrebbe trattare la piattaforma e in che quantità annue? Si tratta di rifiuto indifferenziato tal quale da separare meccanicamente?
La piattaforma integrata avrebbe dovuto trattare rifiuti attraverso un processo di separazione meccanica in modo da estrarre la frazione organica ed in particolare dai rifiuti provenienti da raccolta differenziata. La piattaforma sarebbe stato in grado di trattare molte altre tipologie a prevalente composizione organica come ad esempio: scarti da cucina, lettiere da maneggi, scarti zootecnici, sfalci di verde ecc...
La famosa vasca da un milione di tonnellate serviva allo stoccaggio temporaneo, alla lavorazione o allo stoccaggio definitivo del "rifiuto non altrimenti recuperabile"?
La vasca di servizio (che non è di un milione di Tonnellate ma di un milione di mc) doveva servire al deposito dei rifiuti non valorizzabili o al deposito di quelli non processabili . Ciò che va detto è che la volumetria era dimensionata per un ventennio. Circa 60.000 ton/anno con un limite di 160 Ton al giorno cioè di soli 6 camion al giorno nell’arco delle 24 ore di lavorazione : un camion ogni 4 ore di lavorazione
Da dove dovrebbe provenire il rifiuto?
Il rifiuto da trattare nella piattaforma veniva esclusivamente dal mercato siciliano. Oggi c’è un livello di raccolta differenziata scarso proprio perché mancano appunto questi tipi di impianti. L’impianto è stato concepito sulla scorta delle opportunità e delle sfide che il mercato offre in relazione al recupero dei rifiuti a prevalente matrice organica. Partendo da questa considerazione di mercato e di scelta strategica è nata la nostra iniziativa.
In zona è già previsto l'ampliamento di una discarica pubblica già esistente, il suo impianto andrebbe ad aggiungersi. Non si rischia di trasformare la Valle del Dittaino in una sorta di distretto del rifiuto?
Prima di risponderle occorre che si puntualizzi che per la Legge che non esistono discariche pubbliche o private ma semplicemente discariche. L’interesse per il Cittadino e quindi per la politica in generale deve essere orientato su quanto costa smaltire e non sulla proprietà di riferimento e quindi su chi fa pagare di meno. Si deve in sintesi valorizzare il reale interesse dei Cittadini che pagano per avere un servizio. Nel merito della domanda penso che lei si riferisce alla discarica di Cozzo Vuturo che, apprendo dalla stampa, costituisce oggetto di attività da parte della Procura di Enna per inquinamento. Fare confronti con simili realtà credo sia improprio. La definizione di distretto del rifiuto ritengo sia contraria alla logica. A stabilire chi può fare cosa non è il singolo ma le regole che il Parlamento introduce. Gli imprenditori è solo a queste regole che devono fare riferimento. Nel nostro caso durante l’iter nessuno (pubblici o privati) ha fatto osservazioni nonostante pubblicazioni su quotidiani, sulla Gazzetta ed il deposito del progetto in ben 9 Enti i cui Uffici ricadono nelle Città di Assoro, Enna e Palermo
In cosa consiste la sezione del recupero energetico? E' previsto un impianto di produzione in loco di energia elettrica da rifiuti?
La nostra piattaforma non è un piccolo termovalorizzatore. Tutto il processo si svolge al chiuso in assenza di emissioni e non ci sono canne fumarie. Il cuore del processo è un digestore anaerobico, cioè un processo di naturale di fermentazione dei rifiuti organici che nel decomporsi in ambiente chiuso e in assenza di ossigeno producono un gas naturale (Biogas). Il biogas viene convogliato in un comunissimo motore che produce energia rinnovabile in sostituzione di quella prodotta dal petrolio e da altri fossili. Parliamo di un “modello” che è alternativo agli inceneritori/termovalorizzatori .
I suoi colleghi imprenditori hanno avanzato fortissime critiche: l'impianto distruggerebbe contemporaneamente ambiente ed economia locale, cioè l'indotto del grano dop. Come risponde?
Io faccio orgogliosamente parte di quella Confindustria siciliana guidata da imprenditori come Lo Bello e Montante. I confronti con i Colleghi imprenditori sui temi dello sviluppo delle imprese non li faccio con polemiche a mezzo stampa
Come valuta, invece, l'interessamento del Ministro Prestigiacomo in persona?
Il Signor Ministro conserva la prerogativa di intervenire in ogni singolo aspetto di questa come di ogni altra procedura autorizzatoria e questo serve a tutti Istituzioni, Cittadini ed imprenditori. Quindi salutiamo con rispetto l’azione del Signor Ministro
Foto | Flickr
Val Dittaino, parla l'imprenditore: "Non è una discarica ma un impianto industriale"
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on lunedì 11 ottobre 2010
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