
I criteri di valutazione sono numerosi ma si possono racchiudere in due grandi categorie: quantità di sostanze pericolose nei prodotti analizzati (soprattutto i ritardanti di fiamma bromurati, la plastica in PVC, gli ftalati, il berillio, e antimonio) e la responsabilità del produttore (in particolare la gestione finanziaria dei rifiuti elettronici e quindi l’onere del produttore di ritirare e riciclare i prodotti in disuso). A parità di voti sale in classifica chi ha il punteggio migliore nella chimica.
La classifica vede in testa Nokia che ottiene un voto complessivo di 7,5 punti di media su dieci. Meglio di lei nessuno, ma ci sono ancora due punti e mezzo da guadagnare per raggiungere l'ottimo. Malissimo, invece, Nintendo che fa appena 1,8 punti a causa di una pessima chimica.
In mezzo, al nono posto, si piazza Apple. La mela morsicata, leggendo i dati forniti da Greenpeace, è molto più trendy che eco-friendly: ottiene 4,9 punti, esattamente quanto l'anno scorso, ma precipita dalla quinta posizione alla nona perché gli altri hanno fatto di più. Greenpeace, però, non manca di puntualizzare i miglioramenti ottenuti negli scorsi anni dall'azienda di Cupertino.
Tutti i numeri della classifica si possono avere consultando la versione completa della eco-guida di Greenpeace, mentre per chi ha fretta c'è la sintesi della eco-guida. Se vi interessano particolarmente i televisori lcd, invece, potete leggere la guida tedesca ai maxischermi che consumano di meno.
Via | Greenpeace
Foto | Flickr
Questo post l'ho scritto per Ecoblog