
Seri i dubbi che si possa definire "caccia": il cinghiale è stato prima catturato con una trappola consistente in un laccio di acciaio per poi essere mattato con l'ascia. Niente fucili, quindi, puro "divertimento" per un maniaco. Come di mania sa anche l'evirazione successiva alla morte, eseguita con un coltello a serramanico.
La cosa è così strana che al paese dove è avvenuta, Scandriglia, qualcuno ha parlato. Il responsabile di questa atrocità è stato infatti oggetto di una segnalazione anonima e conseguentemente individuato dal Corpo Forestale che, però, lo ha denunciato per caccia in periodo non consentito e con mezzi non consentiti. Una strana denuncia per un gesto che assomiglia più ad una sadica stregoneria che all'attività venatoria.
A meno che i testicoli del cinghiale non siano stati il vero oggetto della caccia, per fini culinari: i libri di cucina "alternativa" riportano anche ricette con questo ingrediente.
Via | Geapress
Foto | Geapress
Questo post l'ho scritto per Ecoblog