Si dall'inizio si era detto che di centrali nucleari, in Italia, il governo ne voleva almeno otto e che, di conseguenza, l'accordo tra Enel ed Edf-Areva per la costruzione anche nel nostro paese del reattore Epr non avrebbe "saturato il mercato".
A poche ore dalla notizia che, ormai, sull'Epr ha dubbi persino Edf ne arriva un'altra che aggiunge carne sul fuoco: David Lipman, vicepresidente di Westinghouse, ha dichiarato alla stampa che ci sono contatti con l'italiana A2A per la costruzione di una centrale nucleare. E, a dirla tutta, che A2a volesse fare una centrale nucleare in Lombardia già si sapeva: ora si presenta il partner tecnico.
Ma non solo: Lipman stesso ammette di voler fare affari anche con i piccoli, soprattutto con aziende del calibro di Hera, Acea e Iren (la recente fusione tra Iride e Enia).
Iride era il frutto della fusione della municipalizzata dell’energia di Torino (AEM Torino) con la municipalizzata del gas di Genova (AMGA Genova), Enia era la municipalizzata di Parma, A2A nasce dalla fusione tra le municipalizzate AEM Milano e ASM Brescia, Hera è un gruppo nato dalla fusione di numerose municipalizzate dell'Emilia Romagna, Acea infine è la municipalizzata di Roma.
Buona parte di questi "pesi medi" dell'energia italiana, quindi, sono gestiti indirettamente da comuni e in particolare comuni del nord. Vuoi vedere che, adesso, molti sindaci abbasseranno i toni sul ritorno italiano al nucleare?
Via | Fn.de
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Nucleare: Westinghouse corteggia i sindaci italiani
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on venerdì 1 ottobre 2010
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