
Creata da RosAtom, in seguito ad un accordo tra il governo russo e la Agenzia internazionale dell'energia atomica, la banca dell'uranio nasce per contenere 120 tonnellate di materiale fissile. Un quantitativo sufficiente a ricaricare due volte un reattore ad acqua leggera da 1000 MW. L'uranio, onde evitare il rischio che a qualcuno venga voglia di "svaligiare la banca", ha un arricchimento sotto il 5%. Solo usi civili, quindi.
Come afferma la stessa RosAtom la banca servirà a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti per gli stati che non sono dotati di impianti di arricchimento. Magari anche per una futura Italia nucleare, se mai realmente ci sarà, visti i buoni rapporti tra Putin e Berlusconi. Con buona pace di chi afferma che il nucleare rende indipendenti, quindi, è assai probabile che oltre che per il gas naturale l'Italia diventi dipendente dalla Russia anche per l'energia nucleare.
Via | RosAtom, Nuclear News
Foto | Flickr
Questo post l'ho scritto per Ecoblog