
Che la produzione di energia rinnovabile sia una prospettiva economica importante per l'agricoltura italiana, ormai in crisi cronica e strutturale, se n'è accorto anche il più piccolo dei contadini. Il problema, però, è come tradurre in realtà le belle parole che si dicono ai convegni senza snaturare l'agricoltura e l'agricoltore.
Ci provano Enel Green Power e Coldiretti, con una joint venture. Il progetto prevede la nascita di una serie di società-progetto finalizzate a sviluppare filiere corte di biomassa solida di origine agricola. Detta semplice: accordi tra chi produce cibo, e scarti agricoli, e chi vuol produrre energia elettrica dagli scarti agricoli.
Il problema, però, è sempre cosa si intenda per "filiera corta": non ci dobbiamo dimenticare cosa propone Enel in Calabria, per la centrale a biomasse forestali del Mercure. E qui, onestamente, non si capisce cosa Enel e Coldiretti vogliano fare. Leggendo il comunicato stampa congiunto, infatti, si apprende che
A tale scopo, verrà creata una nuova joint venture - partecipata al 51% da Enel Green Power e al 49% da CAI - che sarà dedicata prevalentemente alla promozione e all’implementazione di progetti di generazione di energia elettrica da biomassa solida da filiera nazionale, e che potrà sviluppare anche progetti fotovoltaici su tetti e terreni dei Consorzi Agrari. I singoli progetti a biomassa saranno messi a punto attraverso società di progetto dedicate, partecipate integralmente dalla nuova joint venture
La filiera, quindi, sarebbe nazionale e non locale. Poi però Enel e Coldiretti aggiungono:
I partner svilupperanno le iniziative scegliendo le filiere più adatte ed inserendole nel contesto geografico migliore per la valorizzazione e l’integrazione con le economie locali, facendo leva sulla leadership tecnologica di Enel Green Power nel settore delle rinnovabili, riconosciuta a livello mondiale, e sulla capacità di CAI (Consorzi Agricoli d'Italia) di strutturare accordi di filiera per l’approvvigionamento delle biomasse
Ma, allora, filiera corta o filiera lunga? Risposta: "i partner sceglieranno le filiere più adatte". Speriamo scelgano bene...
Via | Enel
Foto | Flickr
Questo post l'ho scritto per Ecoblog