Non è un caso che il professore russo, la cui teoria non ha molti estimatori, sia stato invitato da Sgarbi a Salemi: al contrario, l'intero convegno è stato organizzato con l'intenzione di fare un po' di cattiva pubblicità alle rinnovabili e molta buona pubblicità alle estrazioni petrolifere. Anche se, oggi, Sgarbi cerca di dissimulare le sue intenzioni per come le aveva espresse appena pochi giorni fa:
Non sono per il petrolio contro l’eolico come banalmente qualcuno tenta di semplificare. Sono contro le menzogne, contro le finzioni, sono contro quelli che dicono una cosa e tutti gli corrono dietro. La menzogna è nel miraggio dell’eolico e del fotovoltaico. Kutcherov ci dice che la produzione di energia solare oggi è la più costosa, più del doppio del petrolio, e che è insostenibile economicamente
Sarà, ma la settimana scorsa aveva invitato gli industriali a trivellare il Val di Mazara invece di riempirla di pale eoliche e parchi fotovoltaici. Kutcherov, invece, a Salemi non ha detto nulla di nuovo e ha ribadito il suo rifiuto per la teoria del picco del petrolio:
Secondo uno studio del 1984, il petrolio si sarebbe già esaurito 20 anni fa. Oggi le teorie tradizionali ci dicono che ci sarà petrolio per non più di 50-60 anni. Non è così. Le mie ricerche indicano che le disponibilità di petrolio sono infinite. Il processo chimico realizzato in laboratorio per creare idrocarburi è oggi un fatto reale. Il magma della profondità della terra reagisce con l’idrogeno generando idrocarburi. E i test hanno dimostrato che in condizioni estreme di calore e di pressione, ossidi di ferro, carbonato di calcio e acqua si convertono in metano, una reazione chimica facilitata da rocce come granito e pietra a base di silicio
Interessante, e significativa, la presenza al convegno dell'Energy Manager della Regione Sicilia Salvo Cocina che, fedele al nuovo diktat del governatore siciliano Raffaele Lombardo, ha parlato di soldi:
Il problema è anche di redditività. Occorre far sì che la Sicilia e i siciliani ottengano il masso beneficio dallo sfruttamento di fonti di gas e petrolio. Oggi le concessioni sono in mano a grosse società. Occorre allora valutare la fattibilità della creazione di società legate alle istituzioni del territorio che possano gestire i giacimenti
Già nel fine settimana, però, erano arrivate le prime reazioni al convegno organizzato da Sgarbi: ancor prima che iniziasse il meeting scientifico-propagandistico, infatti, si era levata la voce della Cgil regionale che, di fronte all'ennesimo ricatto "petrolio in cambio di lavoro" aveva affermato: "la Sicilia non è il Texas, Sgarbi rilegga la storia della Sicilia".
Via | Osservatorio Sicilia
Foto |Kth
Questo post l'ho scritto per Ecoblog