
Partiamo dagli Stati Uniti dove Portland General Electric (Pge) ha annunciato gli ultimi risultati raggiunti dal parco eolico di Biglow Canyon, nell'Oregon. La centrale già oggi conta ben 217 turbine e una potenza pari a 450 MW. Secondo Pge la produzione media giornaliera del parco è di 150 MWh, pari a quanto conumano 125mila famiglie. Pge, in osservanza con quanto prescrive la legge dell'Oregon, prevede di incrementare ulteriormente la produzione eolica nello stato per raggiungere il 25% di energia elettrica da fonte rinnovabile nel 2025. Ad oggi stiamo quasi al 9%.
In Spagna, invece, si è vicini ai 20mila MW eolici installati che, nel loro complesso, hanno soddisfatto nel primo semestre dell'anno il 17% della domanda spagnola di energia con un picco del 40% nel giorno del 4 di maggio. L'obbiettivo iberico è pari a 38mila MW installati al 2020.
In Scozia la centrale di Whitelee passerà a breve dagli attuali 322 MW a 539 MW, forse già nel 2012: sono in arrivo altre 75 turbine per completare il progetto e difendere il record di centrale eolica più grande d'Europa, recentemente messo in discussione dalla Romania che sta costruendo un parco da 600 MW, ma ha appena iniziato.
Buone notizie anche per l'Italia, che è entrata a far parte del Good Practice Wind Project. Si tratta di un accordo tra otto paesi (Irlanda, Spagna, Belgio, Grecia, Norvegia, Malta, Italia e la Scozia capofila) per mettere a punto alcune buone pratiche per l'eolico e armonizzarle a livello europeo al fine di ottenere più facilmente gli obbiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 che l'Europa si è prefissata per il 2020.
Via | Energia 24, New energy Focus
Foto | Flickr
Questo post l'ho scritto per Ecoblog