Il presidente del Kazakhstan Nazarbayev vorrebbe mettere in pratica un vecchio progetto, risalente addirittura all'Unione Sovietica di Stalin, che consiste nel deviare tre fiumi siberiani (Ob, Enisej e Lena) invertendone il corso. Secondo i kazaki, infatti, i tre fiumi sfocerebbero "inutilmente" nell'Artico mentre potrebbero essere utilizzati per irrigare le pianure del Kazakhstan, martoriate dalla desertificazione.
Green Cross, associazione ambientalista presieduta dall'ex presidente dell'Urss Michail Gorbaciov che si ispira nei metodi alla più famosa Croce Rossa, pensa che questo progetto sia una pessima idea. E' lo stesso Gorbaciov, infatti, a rivelare di averlo bloccato quando era al potere:
Verso la fine degli anni ’80 sotto la giusta pressione dell’opinione pubblica nascente, avevo bloccato questi progetti faraonici di deviazione dei grandi fiumi siberiani. Oggi il contesto ambientale non è cambiato molto
Oggi, però, il progetto è di nuovo in discussione e sarebbe anche merce di possibile scambio tra Nazarbayev e il presidente Russo Medvedev che, in cambio dell'ok alla deviazione dei fiumi, otterrebbe forti sconti sulle consistenti importazioni di gas naturale kazako. Gas che la Russia importa e immette, insieme al proprio, in un "paniere" di gas a basso costo dedicato all'export in Europa.
Secondo il presidente di Green Cross Italia, Elio Pacilio, si tratterebbe da idee da "apprendisti stregoni":
Bisogna convincere questi nuovi “apprendisti stregoni” ad abbandonare queste idee pericolose per l’ambiente e per gli uomini, siano esse in Asia, Sudamerica o altrove. Sono necessarie una nuova Glasnost e una nuova Perestroika per l’ambiente globale
Via | Green Cross Italia
Foto | Flickr
Questo post l'ho scritto per Ecoblog