“L’Italia ha fatto male a sottoscrivere il protocollo di Kyoto, la cui impalcatura è da rivedere”. Parola di Antonio D’Alì, Presidente della commissione Ambiente del Senato.
Il Sen. D'Alì non teme le critiche, anzi. Contro tutto e tutti afferma che Kyoto è stato un errore a cui bisogna rimediare e, neanche troppo velatamente, rivela che al rimedio si sta già pensando. Il riferimento è alla clausola di revisione inserita, su richiesta-ricatto dell'Italia, all'interno del Pacchetto 20-20-20 della Ue. Con tale clausola, lascia intendere il senatore del Pdl, l'Italia potrà a breve tirarsi fuori dagli accordi e fare un po' come le pare...
A questo punto la domanda nasce spontanea: meglio una classe dirigente che si dichiara ambientalista senza aver ben capito di cosa si parla o una che si dichiara apertamente contro gli accordi internazionali in difesa del clima, del pianeta e della salute?
Contro quale mulino a vento è meglio combattere?
1 commenti:
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