Priolo: corteo funebre per il rigassificatore

A Priolo continua la battaglia dei comitati contro il rigassificatore Erg-Shell che dovrebbe nascere nel confinante comune di Melilli. E il sindaco di Priolo che fa? Massimizza gli incassi…




Quella del rigassificatore Ionio Gas (50-50 tra Erg e Shell) di Melilli è una vicenda molto strana.


In teoria si tratta del classico rigassificatore, un impianto poco inquinante e poco pericoloso rispetto ad altri mostri come le raffinerie o le obsolete centrali termoelettriche a carbone o olio combustibile.



Nel caso specifico, però, la cosa è abbastanza diversa: si tratta di costruire un rigassificatore da una decina di milioni di metri cubi di gas l’anno a due passi da una collezione di impianti pericolosi.

Nel triangolo industriale Priolo-Melilli-Augusta, un fazzoletto di terra senza un centimetro di campagna in mezzo, ci sono già decine tra raffinerie, centrali elettriche, industrie chimiche.

Tutta roba che, da sola e in mezzo al deserto, deve rendere conto alla direttiva Seveso.

Qui, invece, gli impianti sono tutti vicini vicini, quasi si abbracciano. Anzi, senza quasi visto che il polo petrolchimico è formato da aziende che vanno avanti usando i prodotti, sottoprodotti e gli scarti del processo industriale dell’azienda vicina.

Mettere un rigassificatore tra Priolo, Augusta e Melilli è molto, molto pericoloso.
Il rischio è sicuramente quello dell’effetto domino: è vero, i rigassificatori sono abbastanza sicuri, ma se scoppia l’azienda a fianco… BOOM, tutti in aria.

Per questo motivo, ormai da anni, numerosi comitati anti-rigassificatore stanno tentando di bloccare l’iter dell’impianto che, ancora, è solo sulla carta.

Ultima iniziativa, quella di ieri che ha visto sfilare per le strade di Priolo un corteo funebre per la provincia di Siracusa che, se qualcosa andasse storto col rigassificatore, salterebbe allegramente in aria.






C’è da chiedersi cosa fa il sindaco di Priolo.

E cosa può fare…

Può fare, burocraticamente, poco. Ma non pochissimo.
In realtà il rigassificatore sorgerà nel territorio di Melilli, non di Priolo.
A due passi.

Quindi in conferenza dei servizi ci va il sindaco di Melilli e non quello di Priolo. Per la precisione, stiamo parlando dell’ex assessore regionale al Territorio e Ambiente Pippo Sorbello, Mpa, che prima di essere eletto sindaco a Melilli gridava ai quattro venti che il rigassificatore non si sarebbe mai fatto.






L’aria di Palermo gli avrà fatto cambiare idea…

Il sindaco di Priolo, invece, ha idee geniali: siccome il rigassificatore non si fa a Priolo ma a Melilli, e non lo possiamo bloccare, e siccome lo sappiamo che è pericoloso, allora lo accettiamo ma alziamo il prezzo delle compensazioni ambientali.

Venderemo cara la nostra pelle. Nel vero senso della parola, se la sta vendendo a milioni e milioni di euro…
E’ uno moderno, il sindaco di Priolo. Quello che ho appena scritto lui lo dice su youtube



In realtà, però, il sindaco di Priolo non la dice tutta perchè non è affatto vero che lui non si può sedere alla conferenza dei servizi col collega Sorbello.

Esiste, infatti, una recente sentenza del Tar che da ragione al comune di Vittoria, in provincia di Ragusa, e gli consente di sedersi al tavolo per la questione delle perforazioni della Panther Oil nel territorio di Ragusa.
Parliamo di cose importanti, ma molto meno pericolose di quelle che si vogliono fare nel siracusano.

In pratica siccome proprio dove la Panther vorrebbe fare il pozzo passa la sorgente acquifera di Scianna Caporale, dalla quale Vittoria attinge a piene mani, ne deriva che anche Vittoria è un comune portatore di "interesse sostanziale a partecipare ad una rinnovata procedura di VIA".

Se Vittoria può farlo per non restare a secco, perchè Priolo non può farlo per non saltare in aria?

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