Technorati Tag: Rilegno,Commissione Parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti,Termovalorizzatori,Actelios,Cuffaro,Biomassa,Rifiuti,Arra,Rinnovabili,Falck,Energia,Waste Italia
Il gruppo Falck accetta il rimborso da parte della Regione Sicilia per il blocco di tre mega termovalorizzatori. Ma si riserva di adire le vie legali…
Almeno una cosa Lombardo l’ha ottenuta: dopo un lungo braccio di ferro Actelios (cioè il gruppo Falck) ha accettato, in linea di massima, il rimborso proposto dalla Regione Sicilia come compensazione delle spese per tre dei quattro termovalorizzatori, di origine cuffariana, cassati dalla Corte Europea di Giustizia.
L’accordo sarebbe scaturito al termine di una riunione tra lo stesso Lombardo, i vertici dell’Arra (Agenzia Regionale Rifiuti e Acque), Actelios e le tre partecipate semipubbliche che dovevano gestire gli inceneritori (Pea, Tifeo e Platani).
Di ieri il comunicato stampa di Actelios in cui l’azienda si dichiara interessata al nuovo piano rifiuti “che la Regione andrà ad elaborare con l’istituzione di una apposita commissione guidata dall’Arra entro i prossimi 60 giorni“.
Anche io mi dichiaro interessato…
Prima di tutto perchè è una svolta nell’atteggiamento di Actelios che, appena un mese fa, in un altro comunicato (14 settembre 2009) criticava fortemente la decisione di Lombardo (tramite Arra) di annullare definitivamente il vecchio bando per i quattro termovalorizzatori (tre di Actelios, uno di Waste Italia).
Adesso, invece, Actelios accetta.
Evidentemente devono aver avuto rassicurazioni forti sugli indennizzi (una cifra indefinita che dovrebbe oscillare tra i 200 e i 300 milioni di euro). Ciò vuol dire che anche Waste Italia potrebbe iniziare a prendere in considerazione l’ipotesi di deporre le armi e intascare i soldi.
I soldi… quanti saranno?
L’ultimo comunicato parla di una valutazione che dovrà essere eseguita da un “colleggio peritale super partes“.
Vedremo quanto dovranno pagare i siciliani per il bando cuffariano e per la toppa lombardiana.
Quando vedrete Lombardo che va in televisione a dire che ha risolto questo guaio causato da Cuffaro, però, ricordatevi che lui ci ha provato diverse volte a portare a termine il progetto del suo predecessore, prima di doversi arrendere…
Actelios, per sì e per no, accetta ma con riserva dichiarando che, in ogni caso, non è venuta meno la volontà di “Actelios Spa e delle società progetto di intraprendere tutte le azioni necessarie per tutelare i propri interessi nelle sedi più opportune, tali da vede riconosciuti i costi sostenuti ed ogni altro danno“.
Quando si tratta con Palermo, non si sa mai…
A questo punto, aspettando il nuovo piano rifiuti (che a detta dello stesso Lombardo non abbandona i termovalorizzatori ma li rimpicciolisce e li moltiplica), registriamo l’ampia apertura dell’industria del riciclo del legno alla termovalorizzazione degli scarti legnosi (invece del riciclo e riuso, impossibili in Sicilia a causa della mancanza degli impianti industriali necessari) e l’apertura di nuovi centri di compostaggio all’interno delle discariche: ieri quello di Cava dei Modicani a Ragusa, tra una quindicina di giorni quello della discarica di Vittoria, poco lontano.
Lombardo, però, ha fretta: il fiato della Commissione Parlamentare Rifiuti è ancora forte sul suo collo.
L’accordo sarebbe scaturito al termine di una riunione tra lo stesso Lombardo, i vertici dell’Arra (Agenzia Regionale Rifiuti e Acque), Actelios e le tre partecipate semipubbliche che dovevano gestire gli inceneritori (Pea, Tifeo e Platani).
Di ieri il comunicato stampa di Actelios in cui l’azienda si dichiara interessata al nuovo piano rifiuti “che la Regione andrà ad elaborare con l’istituzione di una apposita commissione guidata dall’Arra entro i prossimi 60 giorni“.
Anche io mi dichiaro interessato…
Prima di tutto perchè è una svolta nell’atteggiamento di Actelios che, appena un mese fa, in un altro comunicato (14 settembre 2009) criticava fortemente la decisione di Lombardo (tramite Arra) di annullare definitivamente il vecchio bando per i quattro termovalorizzatori (tre di Actelios, uno di Waste Italia).
Adesso, invece, Actelios accetta.
Evidentemente devono aver avuto rassicurazioni forti sugli indennizzi (una cifra indefinita che dovrebbe oscillare tra i 200 e i 300 milioni di euro). Ciò vuol dire che anche Waste Italia potrebbe iniziare a prendere in considerazione l’ipotesi di deporre le armi e intascare i soldi.
I soldi… quanti saranno?
L’ultimo comunicato parla di una valutazione che dovrà essere eseguita da un “colleggio peritale super partes“.
Vedremo quanto dovranno pagare i siciliani per il bando cuffariano e per la toppa lombardiana.
Quando vedrete Lombardo che va in televisione a dire che ha risolto questo guaio causato da Cuffaro, però, ricordatevi che lui ci ha provato diverse volte a portare a termine il progetto del suo predecessore, prima di doversi arrendere…
Actelios, per sì e per no, accetta ma con riserva dichiarando che, in ogni caso, non è venuta meno la volontà di “Actelios Spa e delle società progetto di intraprendere tutte le azioni necessarie per tutelare i propri interessi nelle sedi più opportune, tali da vede riconosciuti i costi sostenuti ed ogni altro danno“.
Quando si tratta con Palermo, non si sa mai…
A questo punto, aspettando il nuovo piano rifiuti (che a detta dello stesso Lombardo non abbandona i termovalorizzatori ma li rimpicciolisce e li moltiplica), registriamo l’ampia apertura dell’industria del riciclo del legno alla termovalorizzazione degli scarti legnosi (invece del riciclo e riuso, impossibili in Sicilia a causa della mancanza degli impianti industriali necessari) e l’apertura di nuovi centri di compostaggio all’interno delle discariche: ieri quello di Cava dei Modicani a Ragusa, tra una quindicina di giorni quello della discarica di Vittoria, poco lontano.
Lombardo, però, ha fretta: il fiato della Commissione Parlamentare Rifiuti è ancora forte sul suo collo.
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