Dopo quattro anni di processo è stato condannato il serial killer dei lupi dell'appennino: un bracconiere che, nel 2007, aveva ucciso sei lupi in Liguria. Se non fosse stato scoperto, però, ne avrebbe ammazzati molti di più: con i denti si era fatto una collana.
La vicenda è ben sintetizzata dal blog Notitia Criminis:
La notte del 10 febbraio 2007 viene rinvenuto il cadavere di un lupo dell'Appennino, abbandonato nei pressi di una casa cantoniera in località La Squazza, comune di Borzonasca, con il muso fatto a pezzi. Comincia una lunga e meticolosa indagine che porta gli inquirenti a una serie di perquisizioni a Bavena, sempre nel circondario di Borzonasca, dietro mandato della Procura della Repubblica di Chiavari. Vengono sequestrati: fucile calibro e 12 cartucce a pallettoni appartenenti al cacciatore, abbandonati a 4 km dalla sua abitazione; centinaia di munizioni per fucile e carabina, 1 kg di polvere da sparo non denunciate e alcuni fucili illegalmente detenuti. Tra i reperti, anche lo strano collier di denti canini che il bracconiere giustifica come amuleto
Dal test del Dna, eseguito sui denti con i quali si era fatto la collana, è emerso chiaramente che i lupi uccisi erano una mezza dozzina, 3 maschi e 3 femmine. La cosa più incredibile, però, è la pena inflitta: appena sette mesi di reclusione, ovviamente prescritta, per i reati di omessa custodia di armi e munizioni, omessa denuncia di munizioni, caccia nei periodi di divieto e uccisione di specie protetta.
Via | Notitia Criminis
Foto | Flickr