Da qualche ora si è sparsa la notizia che Scajola avrebbe cancellato gli incentivi per i termovalorizzatori siciliani. E’ una bufala, ma “La Sicilia” ci ha creduto. E se l’è fatta sotto…
E’ sempre più costruttivo e istruttivo leggere “La Sicilia”…
Dopo l’accorato appello affinchè venga salvato il progetto del rigassificatore di Priolo-Melilli (con i risultati che ormai tutti conosciamo), il quotidiano catanese si sta dando da fare in questi giorni per salvare anche i termovalorizzatori siciliani.
Leggo a pag.7 dell’edizione di oggi, 4 dicembre 2009, un bel titolone:
UNA MAZZATA. Il decreto ministeriale blocca le risorse dal 2010 e la Regione non è pronta
Scajola: <Stop agli incentivi del Cip6>
E come si faranno i termovalorizzatori? Senza le sovvenzioni gli industriali non intendono realizzare gli impianti
Il titolo, come vedete, è assai esplicativo. Il resto del pezzo è perfettamente in linea, quindi non ve lo cito nemmeno…
Il decreto a cui fa riferimento l’articolo, a firma Tony Zermo (pezzo grosso del giornale catanese che, scopro oggi, ha anche un simpatico fan club su Facebook) è stato firmato dal ministro per lo sviluppo economico Scajola il 2 dicembre, l’altro ieri.
Considerato che il pezzo Zermo lo ha scritto ieri per mandarlo in pagina oggi, intuisco che, se avesse voluto, il decreto avrebbe potuto anche leggerselo. Lo trovava pure sul sito del ministero, a questo indirizzo.
Invece intuisco che non lo ha fatto.
Il pezzo su “La Sicilia”, infatti, non ha alcun senso: è una bufala che rimbalza una bufala perchè Scajola, in quel decreto, tutto fa tranne che togliere gli incentivi Cip6 ai termovalorizzatori.
Leggiamo un paio di estratti del decreto:
Già da queste poche righe si dovrebbe intuire l’entità della cantonata.
Il decreto, infatti, fissa una graduale uscita dal meccanismo Cip6 tramite dei rimborsi alle società che gestiscono gli impianti incentivati. Ma non tutti!
Scajola vuole “disincentivare” solo quelli che producono energia da “combustibili di processo o residui o recuperi di energia” e gli impianti “assimilati alimentati da combustibili fossili”.
In pratica il decreto si riferisce a impianti come l’Isab Energy di Priolo che ha goduto, fino al 2008, di otto anni di Cip6.
Se disincentivazione ci sarà anche per i termovalorizzatori, come scritto poche righe sopra si dovrà fare con un “successivo provvedimento”.
E questo vale anche per le rinnovabili vere, non quelle assimilate. Anche se, ormai, di rinnovabili vere nel “calderone cip6” ce ne sono pochissime.
Bene ha fatto Scajola ad azzoppare il meccanismo perverso degli incentivi Cip6. Maleha fatto, invece, a non azzopparlo anche per i termovalorizzatori.
Di cosa ha paura, quindi, “La Sicilia”?
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