C’è chi afferma che non siano affatto un problema. Ma ignora un ottimo documentario francese…
Tra i mille feed che mi dilettano quotidianamente c’è anche quello di Inganno Ambientalista, il cui nome non lascia adito a grossi dubbi sulle intenzioni del blog…
Questo sito è appena uscito con un post dal titolo esplicito: “Rischio scorie nucleari: bufala”.
Ne estraggo le parti più significative:
L’allocazione sicura dei rifiuti radioattivi, lungi dall’essere un problema irrisolto, è invece, dicevo, un problema di ingegneria semplicissimo e facilmente risolvibile. Ma esso diventa un problema risolto a una sola condizione: che si individui il sito per un deposito, anche solo di superficie, di questi rifiuti, e si metta in cantiere la sua rapida realizzazione.
I disinformatori in servizio permanente effettivo cambiarono mantra: quello delle scorie - stanno ripetendo come un disco rotto - è un problema irrisolto. Lo hanno ripetuto talmente tante volte che è diventata una verità data, urbi et orbi, per assodata. Ma è una delle tante leggende metropolitane, perché l’allocazione sicura dei rifiuti radioattivi è invece un problema di ingegneria semplicissimo e facilmente risolvibile.
e, soprattutto:
Avete mai visto qualche cittadino francese o giapponese additare il problema da cui la Francia o il Giappone - che pure hanno quasi 60 reattori nucleari ciascuno - dovrebbero essere assillati, nel caso fosse, quello delle cosiddette scorie, come un problema veramente irrisolto?
Personalmente sono tra coloro che non vedono di buon occhio l’opzione nucleare. Non tanto per questioni di sicurezza, che pure esistono ma sono arginabili con tecnologie moderne e con la scelta di siti idonei che riducano al minimo le conseguenze su ecosistema e popolazione in caso di guasto.
Sono, invece, tra coloro che non hanno ancora detto sì al nucleare proprio per la questione delle scorie.
Sono un “disinformatore in servizio permanente effettivo", come mi definirebbero quelli di Inganno Ambientalista.
Mi consola, però, il fatto di non essere solo: oltre alle migliaia di comunistacci riciclati alla causa ambientalista, quelli che divono sempre no a qualunque progetto, e alle (meno, purtroppo) migliaia di ex figli dei fiori che sono convinti che ci si possa riscaldare con il sole e con la legna e che con la cacca si possano fare i fiori, oltre a tutta questa gente c’è anche “certa stampa”.
Per certa stampa intendo l’emittente francese France 3 che, qualche mese fa, è andata in onda con un documentario abbastanza angosciante sull’inganno nucleare d’oltralpe.
Tutta una serie di bufale, queste sì, che sono state raccontate per decenni ai francesi per non farli preoccupare. Tutta roba ben documentata, che vale la pena di vedere anche perchè, non si offendano quelli di Inganno Ambientalista, mostrano come tutto il mondo è paese e le scorie, gira e rigira, le mettono sempre sotto il tappeto.
Buona visione…
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