I cinesi investiranno nel fotovoltaico domestico siciliano?



Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia, torna a far promesse sulle rinnovabili e annuncia che il criticatissimo piano energetico regionale (da lui stesso approvato, emanato, benedetto e a lungo vantato) verrà rivisto.

La promessa di oggi ci porta in Cina. In seguito ad un incontro con i vertici della Banca Cinese per lo Sviluppo (o, almeno, lui così la chiama), Lombardo parla di un forte interesse dei cinesi in un possibile investimento nel solare fotovoltaico di piccola e piccolissima dimensione.

In pratica pannelli solari per le case, le PMI, e per le imprese agricole. L'idea entusiasma Lombardo che, candidamente, afferma:

Se si dovesse individuare questo canale di finanziamento dalla banca cinese noi avremmo fatto tredici

Tredici perché il finanziamento, o una qualche forma di agevolazione, per il fotovoltaico domestico è la nuova parola d'ordine di Raffaele Lombardo che ha già smentito tutte le precedenti: fotovoltaico ed eolico industriale, nucleare, idrogeno.

La promessa del nuovo piano energetico, d'altronde, viene all'indomani della clamorosa figuraccia fatta dal governatore in merito al primo: Jeremy Rifkin, venuto a benedire il primo piano, ha già fatto sapere che si sente "strumentalizzato" (poverino! anche se se lo poteva anche aspettare, bastava leggerlo il piano...) da Lombardo che non ha fatto nulla di quanto promesso.

Che il mitico Raffaele stia preparando anche una colossale "malafiùra" con i cinesi? Chi vivrà vedrà, nel frattempo, se abitate in Sicilia e avete voglia di fotovoltaico, fatevi fare un preventivo e iniziate a mettere da parte i soldi: difficile che la Regione sganci un solo centesimo...

Via | Raffaele Lombardo Blog
Video | YouTube
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Colpevole di aver gettato i cuccioli nel fiume: la ragazza del video resta impunita

Getta cuccioli di cane nel fiume, si fa riprendere, e mette tutto su YouTubeVi ricordate la ragazza bosniaca che ha gettato sei cuccioli di cane in un fiume facendosi riprendere col telefonino e mettendo il video su YouTube?

Bene, se sperate che sia stata punita resterete delusi dalla notizia che le autorità bosniache non lo faranno. La ragazza, infatti, a quanto pare ha dodici anni, troppo pochi per incappare nelle conseguenze legali derivanti dall'aver sostanzialmente ucciso sei animali. Di più: è spuntata anche la giustificazione che mentre lei li buttava nel fiume una donna, più in giù lungo il corso d'acqua, li recuperava salvandoli.

Che quest'ultima sia una fesseria da avvocato di serie c lo intuiscono pure gli avvocati di serie d. Ma, in ogni caso, a sgretolare la scusa ci ha pensato Nadia Kutscher, rappresentante tedesca dell'associazione animalista Peta, che ha affermato:

Secondo noi è impossibile: I cuccioli che la donna ha recuperato erano visibilmente diversi da quelli del video. In ogni caso i piccoli animali non avrebbero mai potuto sopravvivere

A quanto pare, però, la ragazza potrebbe essere costretta a pagare una multa. E anche salata: fino a 5.000 euro.

Via| Aol News
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Quel miserabile ronzio delle rinnovabili...

Quel miserabile ronzio delle rinnovabili...


Un articolo pubblicato dal New York Times il 5 ottobre, "For Those Near, the Miserable Hum of Clean Energy", racconta la protesta degli abitanti di Vinalhaven, isola di fronte la Penobscot Bay, nello stato americano del Maine, contro le turbine eoliche. Lo stesso New York Times, per inciso, pochi giorni fa aveva benedetto le quattro pale eoliche installate in un paesino dell'Abruzzo.

L'impianto di Vinalhaven, tre turbine di grandi dimensioni, è stato da poco installato e, inizialmente, è stato ben accolto dagli abitanti. E' bastato poco, però, per far cambiare loro idea:

Nei primi 10 minuti, le nostre mascelle sono cadute a terra. Nessuno nella zona ci poteva credere. Facevano così tanto rumore!

Dice Art Lindgren, uno degli intervistati, al NYT che raccoglie anche altre testimonianze. Ma il giornale fa anche di più: prende in mano gli studi, quelli dell'industria del vento, quelli indipendenti del Dipartimento per l'Energia (Doe) e quelli dell'Acoustic Ecology Institute, una sorta di istituto online che raccoglie dati sull'impatto acustico degli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile.

L'industria, ovviamente, dice che "non c'è alcuna prova scientifica che i suoni udibili o sub-udibili emessi dalle turbine eoliche possono avere effetti nocivi diretti sulla salute umana". Per arrivare a questo risultato ha messo su un gruppo di studio formato da medici.

Il Dipartimento dell'Energia, invece, ha appurato che il valore economico delle proprietà private che si trovano vicine a questi impianti non hanno subito ripercussioni.

L'Acoustic Ecology Institute, infine, ha messo in luce che su 250 impianti eolici sorti l'anno scorso negli Stati Uniti solo una dozzina ha creato malcontenti.

Caldarroste addio? Castagne italiane minacciate da un parassita asiatico

Caldarroste addio? Castagne italiane minacciate da un parassita asiaticoQuest'anno scordatevi le caldarroste nelle fredde sere invernali: per la castagna italiana è arrivata una mazzata dall'oriente. A sentire Confagricoltura, infatti, il raccolto di castagne italiane quest’anno potrebbe diminuire anche del 70%.

Secondo Confagricoltura le piogge troppo abbondanti di questo inizio di autunno stanno rendendo difficile la maturazione dei frutti favorendo, al contempo, lo sviluppo di un micidiale parassita asiatico chiamato "Cinipide galligeno" che rende le piante quasi sterili. Non sapete cosa sia il Cinipide galligeno? Leggete qui.

Il parassita, tra le altre cose, non si sa bene come sia arrivato in Italia. Individuato per la prima volta nel 2002 in provincia di Cuneo, ha già fatto danni in Campania e Lazio. Quest'anno, però, potrebbe diventare molto famoso anche tra la gente comune e rovinare il raccolto delle 10 varietà di alta qualità, tra Dop e Igp, di castagne italiane.

La cosa allarmante, per chi le castagne le produce, è che questo insetto resiste bene agli insetticidi. Come se non bastasse molti castagneti si trovano all'interno di parchi naturali. Chi lo potrà togliere di mezzo? Un altro insetto: il “Torymus sinesi” che introduce le sue uova nelle galle (degli ingrossamenti sulle foglie provocati dal parassita), distruggendo le larve del Cinipide.

A questo punto non ci resta che sperare che se la vedano tra insetti...

Via | Agricoltura on web
Foto | Flickr
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Bracconiere uccide un cinghiale con l'ascia e poi lo evira. Succede a Rieti

Bracconiere uccide un cinghiale e poi lo evira. Succede a RietiL'agenzia di stampa animalista Geapress ha diffuso ieri una notizia agghiacciante: in provincia di Rieti le guardie del Corpo Forestale hanno rinvenuto un cinghiale ucciso a colpi di ascia che, dopo la morte, è stato evirato. Le immagini scattate dalla Forestale fanno rabbrividire, come anche la dinamica del gesto.

Seri i dubbi che si possa definire "caccia": il cinghiale è stato prima catturato con una trappola consistente in un laccio di acciaio per poi essere mattato con l'ascia. Niente fucili, quindi, puro "divertimento" per un maniaco. Come di mania sa anche l'evirazione successiva alla morte, eseguita con un coltello a serramanico.

La cosa è così strana che al paese dove è avvenuta, Scandriglia, qualcuno ha parlato. Il responsabile di questa atrocità è stato infatti oggetto di una segnalazione anonima e conseguentemente individuato dal Corpo Forestale che, però, lo ha denunciato per caccia in periodo non consentito e con mezzi non consentiti. Una strana denuncia per un gesto che assomiglia più ad una sadica stregoneria che all'attività venatoria.

A meno che i testicoli del cinghiale non siano stati il vero oggetto della caccia, per fini culinari: i libri di cucina "alternativa" riportano anche ricette con questo ingrediente.

Via | Geapress
Foto | Geapress
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