
L'agricoltura italiana sempre più taroccata: dopo il maxi sequestro di finti limoni biologici nel siracusano di pochi giorni fa, questa volta è toccato al pomodoro: i militari del Nucleo Antifrodi dei Carabinieri (Nac) di Salerno hanno scoperto e sequestrato ad Angri ben 4.607 quintali di doppio concentrato di pomodoro made in China etichettato come italiano. Un quantitativo enorme, dal valore di circa 400 mila euro.
Come nel caso dei limoni, la contraffazione avviene in uno dei luoghi di produzione più importanti d'Italia. Probabilmente per rendere la frode più credibile. Ciò, però, non fa altro che screditare l'agricoltura del nostro paese e mettere a rischio la salute dei consumatori. Comprensibile, per questo, il plauso del ministro dell'Agricoltura Giancarlo Galan ai Carabinieri:
Mi congratulo con i carabinieri del ministero delle Politiche agricole del nucleo antifrodi di Salerno, che hanno sequestrato migliaia di quintali di passata di pomodoro etichettati illegalmente come prodotto italiano e che in realtà era cinese. Quella dei controlli è una sfida che non intendiamo perdere, e anzi continueremo a tenere alta l'attenzione, senza nessuno sconto per coloro che attentano alla trasparenza e alla legalità, uniche garanzie necessarie per la valorizzazione e la tutela della qualità dei prodotti made in Italy