Visualizzazione post con etichetta inceneritori. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta inceneritori. Mostra tutti i post
Costruire l'Emergenza. Come ho raccontato i rifiuti in Sicilia
Pubblicato da
Unknown
on giovedì 11 novembre 2010
/
Etichette:
cgil sicilia,
discariche,
emergenza rifiuti,
giuseppe croce,
inceneritori,
mafia rifiuti,
paolo schembari,
peppe croce,
raccolta differenziata,
Sicilia,
Termovalorizzatori
/
Comments: (0)
Questo video è tratto da "Costruire l'emergenza", una breve inchiesta che racconta in 35 minuti undici anni di non gestione dei rifiuti in Sicilia. Una non gestione che ha portato all'emergenza a singhiozzo che stiamo nuovamente sperimentando in questi giorni.
Costruire l'emergenza è un lavoro che ho realizzato insieme a Paolo Schembari per conto di Cgil Sicilia che, qualche mese fa, mi chiese una sorta di "operazione verità" sui rifiuti, le discariche, i termovalorizzatori.
Lontanissimo dall'aver raccontato tutta la verità (ci vorrebbero giorni per farlo, non certo 35 minuti), spero almeno di aver offerto uno spunto di riflessione critica su un argomento così importante.
Costruire l'emergenza è distribuito con licenza Creative Commons proprio per questo motivo: chiunque può copiarlo e visionarlo liberamente, è un lavoro fatto per circolare nei circoli, nelle piazze e ovunque si voglia iniziare a parlare di rifiuti partendo dai fatti accaduti (e, soprattutto, da quelli che non sono accaduti) nell'ultimo decennio.
Potete trovare tutte le informazioni su questo lavoro sul sito ufficiale e sulla pagina Facebook.
Buona visione.
Inquinamento e salute: l'eccesso di PM10 favorisce le trombosi venose
Pubblicato da
Unknown
on lunedì 27 settembre 2010
/
Etichette:
inceneritori,
pm10,
polveri sottili,
trombosi venosa profonda
/

Adesso arriva un nuovo studio che mette, purtroppo ci sarebbe da aggiungere, altra carne al fuoco. Secondo Andrea Baccarelli, responsabile del Centro di epidemiologia molecolare e genetica del Policlinico di Milano e adjunct professor all'Harvard School of Public Health di Boston, infatti, anche il sistema circolatorio non gode molto con le polveri sottili.
Insieme al centro Trombosi della Fondazione ospedale Maggiore Beccarelli ha analizzato i dati di circa duemila persone arrivando a stabilire una assai probabile correlazione tra PM10 e trombosi venosa profonda. Una brutta bestia di cui potete vedere, anche se probabilmente non capire, una foto in alto a sinistra.
I dati che emergono dallo studio sono abbastanza allarmanti, come conferma lo stesso ricercatore:
Realizzata in Lombardia, coinvolgendo più di duemila persone, l'indagine ha evidenziato che, per ogni aumento di 10 microgrammi di PM10 per metro cubo d'aria, si ha un incremento del 70% del rischio di trombosi
A diffondere questo triste annuncio ci hanno pensato gli zelantissimi aderenti all'associazione Gestione Corretta dei Rifiuti di Parma che, dopo aver mostrato come l'inceneritore che qualcuno vorrebbe costruirgli in città sorgerebbe a due passi da aziende alimentari come la Barilla, ora saggiamente si chiedono: se già Parma sfora i limiti di PM10 con il solo traffico cittadino, cosa potrebbe accadere se realmente facessero l'inceneritore?
Via | Associazione Gestione Corretta dei Rifiuti
Questo post l'ho scritto per Ecoblog
Messa in liquidazione Pea, la società dell'inceneritore di Palermo
Pubblicato da
Unknown
on venerdì 24 settembre 2010
/
Etichette:
emergenza rifiuti,
inceneritori,
Sicilia,
Termovalorizzatori
/

Palermo Energia Ambiente, la società posseduta che avrebbe dovuto costruire l'inceneritore all'interno della discarica palermitana di Bellolampo, è stata messa in liquidazione. L'assemblea dei soci si è riunita ieri e ha approvato la proposta dei commissari straordinari di Amia (l'azienda di igiene ambientale di Palermo) che, nel luglio scorso, avevano chiesto che si chiudesse anche formalmente con il vecchio piano dei rifiuti voluto da Cuffaro e ormai naufragato.
Pea è un raggruppamento temporaneo di imprese formato al 52% da Falck, Actelios, Epc Sicilia, Emit spa, Consorzio Asi e Safab e per il restante 48% dalla stessa Amia all'indomani dell'approvazione del contestatissimo piano Cuffaro che, nel 2002, impostò tutta la gestione dei rifiuti siciliani su quattro mega inceneritori da tre milioni di tonnellate l'anno. Cioè quanto si brucia attualmente in tutta Italia.
Cuffaro, alla vigilia dell'elezione di Romano Prodi a presidente del Consiglio dei Ministri, temette di essere revocato dalla carica di Commissario straordinario (e quindi gestore de facto) dell'emergenza rifiuti in Sicilia. Per questo trasferì tutta la gestione del sistema ad una agenzia appositamente creata, l'Agenzia regionale rifiuti e acque (Arra) in modo da poter far sopravvivere il suo piano all'alternanza dei governi nazionali.
Acerra: inceneritore guasto, torna l'emergenza rifiuti
Pubblicato da
Unknown
on venerdì 17 settembre 2010
/
Etichette:
acerra,
campania,
emergenza rifiuti,
inceneritori,
monnezza
/

Sarà che l'hanno fatto in fretta e furia, con le procedure accelerate della Protezione Civile permesse dallo stato di emergenza rifiuti, ma l'inceneritore di Acerra, dopo appena un anno e mezzo di funzionamento, a quanto pare è già da rottamare. Lo si apprende dal Mattino di Napoli che, oggi, pubblica la notizia che ben due forni dell'impianto sono già in tilt.
Scontato il ritorno dei cumuli di rifiuti nel comprensorio napoletano, secondo il giornale stiamo a 180 tonnellate sparse tra vie e vicoli. Meno scontato è il conto, salatissimo, per tornare alla "normalità termovalorizzata": 10 milioni di euro e sei mesi di lavori.
Se quanto riporta il Mattino di Napoli è vero, soldi compresi, una riflessione è d'obbligo: qualunque cosa ne possiate pensare degli inceneritori, siete e siamo ancora così convinti della loro economicità? Non è che ad Acerra, sotto sotto, hanno fatto un impiantino che si rompe ad orologeria?
Pensare male è peccato, ma quasi sempre ci si azzecca. Anche perchè, come già più volte ha raccontato Marina, nel frattempo gli impianti veramente utili (cioè tutti quelli che servono la raccolta differenziata e per il ciclo integrato dei rifiuti) a Napoli e dintorni mica li hanno fatti: pensate solo che l'umido raccolto in Campania lo spediscono in Sicilia, a Grammichele in provincia di Catania.
Via | Il Mattino di Napoli
Foto | Flickr
Questo post l'ho scritto per Ecoblog
CC - alcuni diritti riservati

Cip6 by Cip6 is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia License.
Based on a work at cip6.blogspot.com.
Permissions beyond the scope of this license may be available at http://cip6.blogspot.com.
Cip6 non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità prestabilita.
Non puo' per questo considerarsi un "prodotto editoriale" ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001
Tutti i diritti sui video caricati o linkati sono dell'autore dei video stessi
Per la realizzazione di questo blog vengono utilizzati anche materiali multimediali reperiti su Internet. Qualora alcuni di questi materiali fossero protetti da diritti d'autore il legittimo proprietario di tali diritti può mettersi in contatto con l'autore che provvederà a rimuoverli.
On line dal 3 novembre 2009
Prime 1000 visite il 26 novembre 2009