Fotovoltaico: ma la Sicilia lo conosce?

E' stata pubblicata la "Relazione delle attività - settembre 2008/agosto 2009" dal GSE, sulla situazione degli impianti fotovoltaici in Italia.

Sicuramente ci sono stati grandi passi avanti grazie all'ottimo sistema incentivante del "Conto Energia", ma quanto il fotovoltaico è percepito dal cittadino, o quanti singoli utenti hanno installato un impianto fotovoltaico?
Provate a chiedere casa per casa, quanti impianti troverete installati?


Vediamo allora quale può essere la risposta a questi quesiti.

Partiamo da un'indagine svolta dall'Istituto Format (per conto di Somedia) intitolato "Enti locali e cittadini di fronte alle rinnovabili" . Da essa risulta che solo il 26,4% dei cittadini italiani conosce (in termini generali) il fotovoltaico.

Possiamo affermare allora che un italiano su quattro conosce la tecnologia fotovoltaica, e se pensiamo che installare un pannello sul tetto della propria casa o condominio dovrebbe essere la prerogativa di ogni cittadino, il dato diventa un po' allarmante.

Ma aggiungiamo un'altra statistica risultante dalla stessa indagine: il 28% degli italiani conosce il nucleare.
Quindi, quelli che conoscono il nucleare sono anche di più di quelli che conoscono il fotovoltaico, eppure non so a quanti potrebbe interessare dover installare un piccolo nocciolo radioattivo nel proprio sgabuzzino.

Ma tutto questo a cosa porta? Torniamo al documento del GSE, osserviamo la tabella sottostante e guardiamo attentamente dove si trova la Sicilia


Prima considerazione: la regione Sicilia si trova al settimo posto per potenza complessiva di impianti fotovoltaici installati

Seconda considerazione: la regione Sicilia si trova al settimo posto per numero di impianti domestici installati

Terza considerazione: la regione Sicilia si trova all'undicesimo posto per numero di impianti di media taglia (industriali) installati

Quarta considerazione: la regione Sicilia si trova al "secondo" posto (dopo la Puglia e insieme alla Calabria) per numero di impianti di grossa taglia (sostanzialmente vendita di energia) installati

La differenza degli impianti domestici (ed anche industriali) da quelli di grossa taglia è che i primi nascono per autoprodurre (quindi un cittadino non paga più la bolletta ma attinge energia dai pannelli installati sul suo tetto), quindi permettono di raggiungere la condizione di "generazione distribuita", mentre i secondi nascono sostanzialmente per vendere energia in rete e sono impianti di taglie mediamente dei 500 kW in su, di solito installati su terra e di solito appartenenti allo stesso elettrofornitore che ci fa arrivare la bolletta a casa, quindi annullando di fatto qualsiasi beneficio per il cittadino.

La Sicilia è la regione italiana con la maggiore superficie (quasi 26.000 kmq) nonché la regione più soleggiata.
Avrebbe tutte le carte in regola per ospitare tutto il fotovoltaico sufficiente ad alimentare tutte le sue abitazioni, industrie ed ospedali, per non parlare del "solare a concentrazione" che a fronte di una piccola superficie occupata, fornirebbe energia a tutto il territorio.

Si trova invece ad essere paradossalmente una regione con impianti domestici installati meno della metà della Lombardia, che è il triplo più fredda.

Invece "stranamente" insieme a regioni come la Puglia e la Calabria (ma guarda un po'…) tiene il primato per grandi impianti, quelli non posseduti dai cittadini, ma quelli di proprietà dei grossi trader, che dopo aver generato energia su ettari di terreno, la devono trasformare da bassa tensione a media tensione (30% di perdite) portarla in rete e farla viaggiare per km (15% di perdite) ritrasformarla in bassa tensione (altro 30% di perdite) e finalmente darcela in bolletta, facendoci pagare tutto ciò che si è perso per strada.

La Sicilia è la prima regione che potrebbe dimostrare cosa significa "generazione distribuita":

- potrebbe acquistare la rete elettrica (ormai antiquata, rada e inefficiente)
- rendersi totalmente indipendente energicamente
- rivendere energia a prezzi convenienti
- evitare così i blackout
- trasformarsi in territorio 100% rinnovabili
- togliersi l'inquinamento da carbone, petrolchimico e combustibili fossili vari
- smettere che si verifichino morti e malattie (vedi Gela e così via…) a causa dell'inquinamento da prodotti chimici e fossili

Ci sono ormai in Europa e nel Mondo tanti esempi (Gussing in Austria, Samso in Danimarca, Schonau in Germania e tanti altri territori e paesi) che hanno raggiunto questa condizione e il punto di partenza è stato sempre e solo l'informazione, la voglia di tutela della propria salute nonché del proprio portafoglio, il desiderio di libertà, di ogni singolo cittadino.
Questo post è stato scritto da Armando Fanelli, autore del blog
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1 commenti:

Mario Pagliaro ha detto...

Ciao Armando (Peppe),

Mi puoi confermare il dato delle perdite (30%) relativo alla trasformazione dalla bassa alla media tensione e viceversa?

Mario Pagliaro

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