Schizofrenia rinnovabile

La Regione siciliana si rimangia il parere sul parco fotovoltaico di contrada Mendolilli a Ragusa



Dopo Sgarbi, dopo Brumotti, dopo un servizio di Striscia la Notizia truccato, alla fine chi aveva interesse a stoppare il parco fotovoltaico ragusano ha avuto una prima vittoria.


La notizia ha dell’incredibile: a inizio gennaio la Aton Sun Power, proprietaria dell’impianto di contrada Mendolilli a Ragusa, ha ricevuto la comunicazione da parte dell’assessorato regionale all’Industria e dell’assessorato al Territorio e Ambiente – Servizio Via-Vas che l’autorizzazione per l’impianto è stata revocata.

Notizia incredibile ma vera. Ma se è vera è incomprensibile: la Regione smentisce sè stessa.

Andiamo con ordine.

L’impianto: si tratta di un investimento da 22 milioni di euro e 4 MW/h di picco equamente divisi tra moduli fotovoltaici fissi a terra e moduli montati su inseguitori a doppio asse che permettono una resa superiore ai primi di circa il 30% a parità di insolazione.

Sorge alle porte di Ragusa, lungo la strada provinciale che porta a Santa Croce Camerina.

La polemica: resta strisciante per mesi, con continue sortite delle forze dell’ordine in cantiere che hanno avuto “notizia” che per costruire l’impianto l’azienda sta abbattendo centinaia di metri di muretto a secco. Ad un certo punto arriva a far controlli persino la Digos.

A chiunque venga, il responsabile del cantiere fa vedere le carte, il progetto e le autorizzazioni della Regione.

Nel silenzio più totale, mentre la Digos cerca di capire se quei muretti si possono abbattere o no, il contadino del campo limitrofo ne atterra col trattore un paio di chilometri: deve piantare il frumento. Nessuno si muove, il contadino non riceve alcuna visita.

Striscia la Notizia: arriva al cantiere ad inizio dicembre 2009 e va in onda il 7 dello stesso mese con un servizio a dir poco taroccato. Sgarbi e Brumotti lamentano, casualmente, l’abbattimento dei muretti a secco. Quelli all’interno del cantiere, non quelli del podere del contadino.

Questo è quello che ha mandato in onda Striscia





E questo è quello che non hanno voluto mandare in onda. Offro io…




La burocrazia: la Regione siciliana ha autorizzato la costruzione dell’impianto in data 10 febbraio 2009.

Il progetto approvato prevedeva chiaramente l’abbattimento dei vecchi muretti e la costruzione di nuovi muretti a secco, circondati da una doppia fascia di rispetto di ulivi piantumati dall’azienda. In totale, 600 ulivi.

La domanda, a questo punto, è: a Palermo i progetti li leggono o se li fanno raccontare da Vittorio Sgarbi e Brum Brum Brumotti?


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