Eolico alla siciliana

In provincia di Ragusa ci si lamenta ancora per le interferenze tra torri eoliche e ripetitori tv. A Palermo l’assessore regionale Venturi lancia frecce al veleno contro Moncada.

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Partano il marranzano, il tamburello e il friscalettu: va in onda la solita scenetta siciliana.

Nelle ultime ventiquattro ore sono uscite due notizie che ben rappresentano il modo di porsi del siciliano medio nei confronti delle nuove energie.


La prima notizia è il ritorno della barzelletta di Monterosso Almo: il sindaco del paesino in provincia di Ragusa è di nuovo in cerca della soluzione ai gravissimi problemi di ricezione del segnale televisivo dovuti alle 18 torri eoliche piazzate proprio tra l’abitato e i ripetitori tv.

Si vedono male molti canali nazionali e, soprattutto, Mediaset Premium.

Mettetevi nei panni di quei poveri abitanti di Monterosso che non possono vedersi il Grande Fratello in diretta 24 ore su 24. Un dramma della modernità che può essere (appena) paragonato solo a quello della fame nel mondo.

Il parco, se lo volete vedere, è questo:



Nel video si vedono anche i ripetitori. Se volete vedere Mediaset Premium, invece, dovete pagare…

Morale della favola? Il sindaco ha chiesto l’intervento dei supertecnici di Rai e Mediaset senza avere ancora risposta.

Nel frattempo, nella casa del Grande Fratello, Marco è stato eliminato e Maicol è sempre più innamorato di Giorgio.

Maicol??? Piacere, Gioseff…

La seconda notiziona di eolico in salsa sicula riguarda nientepopòdimenoché l’assessore regionale all’Industria Marco Venturi e l’imprenditore eolico più esposto del mondo: il mitico Geom. Moncada.

Al primo, pochi giorni fa, è stata tolta la delega all’energia in favore del neo assessore Russo, che lo fanno passare per tecnico ma che molti considerano un “comunista così




Venturi, senza più la spinosissima delega energetica si è potuto togliere qualche sassolino dalla scarpa rispondendo alle accuse di immobilismo della Regione avanzate dal Moncada durante l’inaugurazione dell’impianto.

Il botta e risposta è particolarmente articolato, segno che i rancori sono molti e molto forti. Ne trovate una ottima sintesi su AgrigentoFlash.

Fermo restando il mio giudizio ancora incerto sul Geometra Moncada non posso non dargli ragione sul fatto che alla Regione siciliana, quando si parla di energie rinnovabili, non sanno proprio che pesci pigliare.

Ho conferma di ciò, oltre che dai 1200 progetti in attesa di autorizzazione, dalle parole di un altro esponente di spicco dell’ambiente regionale siciliano: l’ex assessore al Territorio e Ambiente Rossana Interlandi (attualmente megadirettoregenerale degli uffici dello stesso assessorato) che l’estate scorsa ha fatto un clamoroso mea culpa.

Ancor di più do ragione a Moncada quando afferma che il recente Piano Energetico Regionale Siciliano altro non è che un grande bluff.

E’ verissimo: non dimenticherò mai quando a Palermo fu invitato Jeremy Rifkin per mettere il suo cappello su tale piano senza che lo abbia nemmeno letto.

Se lo avesse letto avrebbe scoperto che di rinnovabile in quel piano c’è poco o nulla.

Per scrupolo ho inviato tempo fa una mail a Rifkin in persona (che di mestiere campa di consulenze, conferenze e strette di mano) per aver notizia sui reali rapporti tra lui e la Regione siciliana.


Lombardo afferma che Rifkin sia un suo consulente personale ma non mi risulta alcuna delibera o atto in cui si decida tale consulenza e se ne fissino i costi-rimborsi spese.

Devo essere onesto, non ho cercato più di tanto. Ma devo essere altrettanto onesto: Rifkin non mi ha mai risposto…

In chiusura: volete avere veramente idea di cosa ci sia scritto in quel piano energetico?

Io ho intervistato i due autori. L’intervista è lunga, ma ve la consiglio caldamente perchè vi toglierà ogni dubbio su cosa sia, oggi, e cosa sarà, in futuro, il comparto dell’energia in Sicilia.

Buona visione.



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