Sgarbi è uno stronzo

Tutti i motivi per cui Vittorio Sgarbi odia le rinnovabili e tutti i motivi per cui, senza timore di smentita e di querela, lo si può definire “stronzo”.

Sgarbi-fotovoltaico-mendolilli-striscia

Il binomio Vittorio Sgarbi-Striscia la notizia, dopo quella sull’eolico, ne ha combinata un’altra.

Vivendo in provincia di Ragusa, mi aspettavo la visita di Vittorio Sgarbi al parco fotovoltaico ad inseguimento solare di Contrada Mendolilli.

C’è venuto qualche giorno fa, anche se la puntata di Striscia la notizia è andata in onda solo ieri.

Vi ho già accennato agli interessi economici di Vittorio Sgarbi in Sicilia, che fanno a pugni con le energie rinnovabili. Si tratta, sostanzialmente, di una linea aerea per turisti ricchi che collega la zona di Mazara del Vallo con quella di Ragusa.

Oggi, invece, faccio un passo avanti e mi permetto di definire Vittorio Sgarbi uno “stronzo, ma in senso buono”.


La definizione, apparentemente senza senso, è invece assai pertinente ed è stata inventata dallo stesso Sgarbi durante una puntata del programma “La zanzara” che va in onda la sera su Radio24.

La puntata in questione è quella del 23-11-09.

Durante il suo intervento in quella puntata Sgarbi spiega, sostanzialmente, che è felicissimo che sia stato “sdoganato” il termine “stronzo” e ne ipotizza una sua accezione positiva. Che poi è quella che sposo io in questo post. E che intendo affibbiargli.

Tale accezione ricorda molto il concetto di “paraculo” che, però, non essendo ancora sdoganato non possiamo accostare a Vittorio sgarbi.

In pratica, dice Sgarbi, lo stronzo (in senso buono) è quello che te la mette in quel posto con le sue qualità, la sua furbizia, le sue capacità per ottenere un vantaggio personale.

Stronzo, quindi, è un termine soggettivo e non oggettivo: sei stronzo per me, ma magari non per un altro. A differenza, dice sempre Sgarbi, di “merda” che, se lo sei, lo sei per tutti…

Ho estratto il brano della trasmissione in cui Sgarbi, egregiamente, spiega il concetto:





Abbiamo, quindi, capito cosa significa stronzo.

Ora, invece, torniamo alla fobia di Sgarbi per le rinnovabili e alla puntata di Striscia la notizia del 7 dicembre 2009:

(il collegamento è esterno, cliccate e poi tornate qui)

Sgarbi-fotovoltaico-mendolilli-striscia


L’impianto in questione, quello di Contrada Mendolilli a Ragusa, è situato in un posto strategico: ottima insolazione ed esposizione, in collina e in una zona ventilata (il silicio, quando riscalda, rende assai meno).
Purtroppo per Sgarbi, però, è perfettamente di fronte la sua pista d’atterraggio.

Mi spiego meglio: Sgarbi, tempo fa, ha annunciato una sua linea aerea che con immensa fantasia ha chiamato Ali Sgarbi.

Non ho idea se questa linea aerea sia già nata, non ho fatto una visura camerale o roba del genere, ma il fatto che Sgarbi lo abbia annunciato ai quattro venti e a tutte le agenzie di stampa rende evidente il fatto che (se non lo ha ancora fatto) abbia intenzione e interesse di farlo.

Partenza dei voli dallo splendido Hotel Kempinsky di Mazara del Vallo e atterraggio nell’altrettanto splendido Eremo della Giubiliana in territorio di Ragusa.

Vi consiglio entrambi i posti, se ve li potete permettere…

Prendiamo, adesso, una bella cartina geografica e vediamo il percorso:

Sgarbi-Kempinski-Eremo


Quello che vedete è il percorso in auto ma quello in aereo dovrebbe essere molto simile perchè tutte le zone turistiche-archeologiche che Sgarbi vorrebbe farvi osservare dall’alto, per 1.500 euro, stanno tutte su quella linea…

Andiamo di zoom e avviciniamoci all’Eremo della Giubiliana:

Sgarbi-Mendolilli-Eremo


Il punto A è il sito del parco fotovoltaico di Mendolilli, il punto B è l’Eremo della Giubiliana.

In mezzo una bella vallata, sulla sinistra, invece, lo splendido castello di Donnafugata (lo avrete visto di sicuro in qualche puntata di Montalbano: è la casa del vecchio mafioso).

Ancora zoom e vediamo la zona del parco fotovoltaico:

Sgarbi-dettaglio-mendolilli


I pannelli, in questa immagine, ancora non ci sono. Ci sono, invece, i muretti a secco che dividono in grossi quadrati i terreni e ho indicato sommariamente “il muro di merda”, come lo descrive Sgarbi, in cemento armato costruito dalla Provincia Regionale di Ragusa lungo la strada.

Credo che ora, anche se vivete a Trento o Bolzano, abbiate un’idea dei luoghi.

Ma andiamo avanti. Anzi, indietro con lo zoom:

Sgarbi-eolico-sicilia


Questa è la mappa dei parchi eolici presenti in Sicilia, aggiornata a ottobre 2009, fonte Regione Sicilia – Ufficio Speciale per l’Energia.

Fate bene attenzione al fatto che ad ogni pala disegnata corrisponde un intero parco eolico, quindi le pale in totale sono centinaia.

Di nuovo zoom, zona occidentale:

sgarbi-eolico-mazara-del-vallo


La zona da cui vorrebbe decollare Sgarbi è bella piena di parchi eolici e, andando verso sud-est (cioè verso la pista di atterraggio) se ne incontrano altri.

Zoom sulla pista d’atterraggio:

sgarbi-eolico-mendolilli-ragusa


Il cerchietto verde indica sommariamente la zona d’atterraggio, come abbiamo visto di fronte al parco fotovoltaico di Mendolilli.

Il cerchietto arancione, invece, indica un altro parco eolico: quello di Giarratana-Monterosso Almo.





Casualmente, di questo parco eolico che non è lungo il tragitto dell’aeroplanino (e non si vede nemmeno dalla costa perchè è in mezzo ai Monti Iblei) Sgarbi non si è mai lamentato!

Facciamo due conti:
  1. Il termine “stronzo”, ma solo “in senso buono”, si può ormai affibbiare a chiunque, parola di Sgarbi. +
  2. Lo stesso Vittorio Sgarbi ha, o avrà a breve, interessi privati che non combaciano affatto con lo sviluppo delle fonti rinnovabili lungo il tragitto del suo aeroplanino (cioè l’intera costa meridionale della Sicilia). +
  3. Se Sgarbi blocca le rinnovabili ottiene un vantaggio, ma a svantaggio di coloro che con le rinnovabili ci lavorano e di tutto il resto della comunità che avrebbe energia senza inquinare.
Quanto fa?

Fa che Sgarbi non la racconta tutta... Ma la cosa più grave è come la racconta Striscia.



7 commenti:

Anonimo ha detto...

A mio parere, se anche parlasse spinto da questo suo fumoso e presunto interesse personale, Sgarbi starebbe comunque conducendo una battaglia di civiltà, e chi vuole dargli addosso sempre e comunque ha proprio scassato...
E' un fatto che, tra eolico e fotovoltaico concepito in maniera non diffusa, stanno rovinando la provincia. Dunque basta minchiate!

Unknown ha detto...

la mia idea, invece, è proprio l'inverso: la battaglia di civiltà consiste nel superare l'interesse privato e pensare a quello pubblico.

e per me ottenere energia in maniera del tutto pulita e senza mettere a rischio la salute della gente è senza dubbio un interesse pubblico.

saranno pure brutti gli impianti fotovoltaici e quelli eolici, ma tra 20 anni quando scadranno gli incentivi statali e presumibilmente verranno smontati lei potrà rivedere il territorio esattamente come era prima degli impianti.

pensi ad un tipo di sviluppo con meno centrali termoelettriche e più eolico e fotovoltaico.
qualunque cosa succeda, tra un paio di decenni con i secondi riavrà la sua campagna, con i primi avrà terra, aria e acqua compromesse nel giro di km e km...

non crede che questo sia da tenere in considerazione nel bilancio dei pro e dei contro delle fonti rinnovabili?

e poi, perchè sgarbi può dare addosso a chiunque e chiunque non può dare addosso a sgarbi?

Anonimo ha detto...

Sono completamente daccordo con Peppe Croce, ciò che può essere buono non è detto che debba essere bello (la pillola è amara, ma è dolce il suo potere curativo)!

Anonimo ha detto...

Croce, lei delira !

Unknown ha detto...

deliro? lei dice? mi dica allora come mai lo pensa...

Anonimo ha detto...

Non conosco Peppe Croce ma da quello che ho sentito e letto concordo pienamente con lui.

Anonimo ha detto...

Sgarbi è uno stronzo, e non solo nel "senso buono". Sgarbi è uno stronzo in tutti i sensi, ma in primo luogo perché non permette ai suoi interlocutori di esprimersi, parlando loro addosso e ripetendo compulsivamente una di quelle quattro parole che conosce e che nel suo immaginario dovrebbero suonare molto offensive. Però bisogna capirlo: è il suo modo per rivendicare il diritto di esistere. Fateci caso: se non sbraita, è invisibile.

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