La risposta del fantasma

L’Agenzia europea per l’ambiente si giustifica per il pessimo servizio offerto da Eye on Earth. E conferma i timori degli ecologisti messinesi.



Vi ricordate la storia delle “centrali fantasma”?

Parlo di quelle, come la Edipower di Milazzo, che stranamente non compaiono nelle foto satellitari di Eye on Earth, il servizio di controllo via satellite dell’inquinamento recentemente inaugurato dall’Agenzia europea per l’ambiente.

Bene, la cosa ha un seguito perchè la suddetta agenzia ha risposto al WWF che, giustamente, chiedeva spiegazioni.
Volete sapere cosa hanno risposto da Bruxelles?

In prossimità dell’Edipower nel comprensorio del Mela (Messina) non ci sono centraline di monitoraggio che trasmettono dati della qualità dell’aria al sito Eye on Earth. L’autore del comunicato stampa (WWF), per affermare che l’Agenzia definisce “Ottima” la qualità dell’aria nella zona di ASI, deve aver utilizzato i dati del modello il quale procura valori approssimativi per superfici molto estese di territorio. Come tutti i modelli, sembra ingiusto imputare all’Agenzia colpe di mancata accuratezza: specialmente in una zona di superficie così limitata come nel caso del sito Edipower. Eye on Earth, nella sezione “Aiuto”, procura indicazioni molto chiare su la differenza tra dati della qualità dell’aria, effettivamente misurati sul territorio, e quelli che risultato da calcoli del modello di previsione della qualità dell’aria. Il comunicato afferma che il sito Edipower si vede solo in Google Earth ma non nelle mappe dell’Agenzia. Ciò è vero. I governi hanno in genere regole diverse nel consentire la pubblicazione di immagini aeree di zone ritenute sensibili dal punto di vista di  sicurezza nazionale. Particolarmente quando queste sono acquisite dallo spazio aereo da essi controllato. E’ possibile che il governo italiano abbia identificato dei dettagli nelle immagini ad alta risoluzione della Microsoft che non potevano essere mostrati per motivi di sicurezza nazionale. Allora perché è diverso in Google? Bene, Google utilizza immagini satellitari raccolte al  disopra dello spazio aereo controllato dove il diritto nazionale d'Italia non si applica.
Anna Gasquet - European Environment Agency Communications.
Oltre il danno la beffa: sono anni che si chiedono le centraline…

1 commenti:

Anonimo ha detto...

10 a 1 per Google contro Iil resto del mondo!! ahah.
E qua mi torna in mente di quel tale che ha fatto ritrovamenti archeologici grazie a Google Earth..
DavideX

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